RITO ABBREVIATO

Baby squillo Roma, tutti condannati: dieci anni al capo dell'organizzazione

Tolta la podestà genitoriale alla mamma che costringeva la figlia a prostituirsi: la donna, oltre alla condanna a 6 anni e a 20mila euro di multa, dovrà risarcire la ragazza in sede civile

01 Lug 2014 - 22:22
 © ansa

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Sono stati tutti condannati gli otto imputati coinvolti nell'inchiesta sulle baby squillo dei Parioli. Con rito abbreviato, il gup di Roma Costantino De Robbio ha dato la condanna più alta, 10 anni di reclusione, al dominus dell'organizzazione, Mirko Ieni. Sette anni all'altro gestore del giro, Nunzio Pizzacalla. Sei anni alla madre di una delle due ragazzine.

La donna, che spingeva la figlia a prostituirsi, dovrà pagare 20mila euro di multa e risarcire la ragazza in sede civile. Il gup ha disposto la perdita della podestà genitoriale e del diritto di successione.

Condannati inoltre Nunzio Pizzacalla, altro "gestore" del giro a 7 anni di reclusione, il commercialista Riccardo Sbarra a sei anni, l'imprenditore Marco Galluzzo a tre anni e quattro mesi. Per i clienti Michael De Quattro, Francesco Ferraro e Gianluca Sammarone, la condanna è a quattro anni e a un anno per Ferraro e Sammarone. Per gli ultimi due è stata dichiarata la sospensione della pena.

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