Roberto Baggio aggredito nella sua villa ad Altavilla Vicentina
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Aperto un fascicolo per rapina aggravata dall'uso di armi e sequestro di persona e un altro per lesioni personali nei confronti del campione
Sono fissati per la giornata di lunedì 24 i controlli della scientifica nella villa di Altavilla Vicentina dove Roberto Baggio è stato rapinato e sequestrato insieme alla sua famiglia. Nel frattempo le indagini proseguono a ritmo serrato, perché sono vari gli interrogativi ai quali rispondere. Su tutti, i fucili del campione ritrovati per terra così come la stanza dei cimeli rimasta intatta.
Un fascicolo è stato aperto per rapina aggravata dall'uso di armi e sequestro di persona, che ha coinvolto tutta la famiglia del Divin Codino, mentre un altro fascicolo per lesioni personali vede come unica persona offesa solo l'ex calciatore, colpito col calcio di una pistola durante l'incursione.
Riavvolgendo il nastro, i sei rapinatori si sarebbero introdotti nella villa di Baggio, nella sera di giovedì, con il volto coperto e armati. In che modo? Non essendo stati trovati segnali di effrazione e visto che l'allarme era disattivato a causa di guasto, l'ipotesi più accreditata è che sarebbero entrati da una porta non chiusa a chiave. I malviventi hanno così sorpreso il campione e la sua famiglia mentre stavano guardando il secondo tempo di Italia-Spagna.
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L'incognita più grande è rappresentata dalla "non refurtiva". Sono rimasti lì intatti i cimeli, così come le armi di Roberto Baggio - regolarmente detenute dal Divin Codino - per andare a caccia. I fucili, nello specifico, esposti su una rastrelliera sono stati rinvenuti a terra. Sono semplicemente caduti durante la fuga o non rientravano nel mirino dei rapinatori?
Indagano gli inquirenti non escludendo nessuna teoria. Dal furto premeditato al colpo "casuale": c'è chi sostiene, infatti, che i malviventi non sapessero di trovarsi nella villa del campione. Dubbi alimentati, soprattutto, dal misero bottino portato via: un paio di orologi, alcuni gioielli e vari contanti che avevano in tasca i presenti.