Bufera sul tweet, poi cancellato, della docente della Sapienza di Roma: "La tua rivoluzione è stata anche la mia, le vie diverse non cancellano le idee"
Per le sue parole di elogio della brigatista Barbara Balzerani, deceduta il 4 marzo, rischia un provvedimento la professoressa universitaria Donatella Di Cesare. Non si placa dunque la bufera sul tweet, poi cancellato, della docente di Filosofia Teoretica: "La tua rivoluzione è stata anche la mia, le vie diverse non cancellano le idee. Con malinconia addio alla compagna Luna". Le parole della prof sono state giudicate dal ministro dell'Università, Anna Maria Bernini, "pericolose e inconciliabili con la responsabilità dell'insegnamento". L'Università La Sapienza ha avviato un iter nei confronti di Di Cesare.
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"La dichiarazione resa pubblica e poi rimossa dalla professoressa Donatella Di Cesare è stata trasmessa alla valutazione e al giudizio dei competenti organi di ateneo", informa l'ateneo romano. "Sulla base di quanto previsto dalla normativa che regola il funzionamento dell'Università, La Sapienza ha avviato una procedura di cui è stato informato il ministro Bernini".
La rettrice della Sapienza, Antonella Polimeni, si è detta sconcertata per le parole della professoressa Di Cesare. Il ministro Bernini ha poi dichiarato di "condividere lo sconcerto espresso dalla rettrice anche alla luce della storia dell'Ateneo romano che ha pagato un prezzo molto alto durante la tristissima stagione del terrorismo". Della "incompatibilità col ruolo di docente" di Donatella Di Cesare hanno parlato anche esponenti di Fratelli d'Italia. Il senatore De Priamo ha sollecitato "provvedimenti disciplinari ad hoc", mentre il vicepresidente vicario del gruppo al Senato di FdI, Raffaele Speranzon, ha annunciato un'interrogazione al ministro dell'Università.
La docente, dal canto suo, ha ribadito più volte la sua distanza dal chi firmò una tra le stagioni più buie della Repubblica italiana. "Vorrei ribadire che ho sempre condannato ogni metodo violento e ogni strategia terroristica. Nulla mi sta più a cuore della democrazia nel senso più pieno di questa parola", ha dichiarato Di Cesare. "Mi sono subito resa conto che quel post, nella sua estrema stringatezza, poteva dare adito a un fraintendimento del mio pensiero, come in effetti purtroppo è avvenuto. Sono molto dispiaciuta per l'incomprensione che le mie parole hanno generato. Sono sempre stata contro la violenza e ho sempre mirato alla pace".