Le Fiamme Gialle hanno passato al setaccio le strutture ricettive, scoprendo cinque milioni di euro di redditi non dichiarati. Si indaga su possibili legami con la criminalità organizzata
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La guardia di finanza ha condotto una maxi operazione contro sulle strutture ricettive e turistiche del territorio di Bari. Dalle indagini, condotte nel 2024, è emerso che l'85% di B&B e case vacanza ha evaso il Fisco, mentre sette su un totale di 60 attività (poco più del 10%) era abusivo, cioè senza comunicazione all'albo regionale. In tutto le Fiamme Gialle hanno recuperato oltre cinque milioni di euro, di cui quattro milioni in redditi non dichiarati e 1,2 milioni di redditi oggetto di ravvedimento operoso.
Oltre alle sette strutture "affittacamere" dichiarate abusive, la Gdf ha scoperto che in diversi casi le attività non erano a gestione familiare, come dichiarato ufficialmente, ma assumevano le caratteristiche di una vera e propria attività imprenditoriale. Erano, cioè, tenute a pagare più tasse. Da un esame più approfondita è quindi emerso che l'85% di B&B e case vacanza avevano dichiarato redditi inferiori a quelli effettivamente incassati. In molti casi agli esercenti è stata contestata anche l'omessa esposizione, ben visibile all'esterno, della relativa targhetta identificativa della tipologia e del codice alloggio e del tariffario aggiornato.
Come riportato dal comandante provinciale della guardia di finanza barese, il generale Pasquale Russo, a La Repubblica, pochi imprenditori hanno in pochi anni acquistato diversi immobili, arrivando a gestirne anche una trentina simultaneamente. Gli investigatori stanno indagando anche sul possibile riutilizzo di capitali illeciti, provenienti dalla criminalità organizzata o da truffe su contributi pubblici come i bonus edilizi. "Allo stato attuale non sono emersi legami con la criminalità organizzata, ma il rischio riciclaggio nelle attività turistiche è molto alto", ha osservato il generale Russo.