Le minori incontravano i clienti in alberghi e b&b tra Bari, Monopoli e Trani. Molti erano facoltosi e ciò veniva usato come esca da parte di coloro che li mettevano in contatto con le ragazzine
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E' davvero inquietante il racconto di una delle sedicenni coinvolte nel giro di prostituzione a Bari, che ha portato all'arresto di 10 persone. Appuntamenti tramite messaggi, clienti che chiamavano per conoscere le baby squillo. La sintesi di un sistema perfettamente organizzato per fare soldi. Tre delle cinque studentesse individuate come vittime dei reati di sfruttamento e induzione alla prostituzione minorile e atti sessuali con minori, hanno squarciato il velo sulla vicenda durante gli ascolti protetti avviati dai poliziotti con l’ausilio degli psicologi, nell’inchiesta avviata dopo la denuncia di due mamme.
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"Mia madre ha scoperto tutto la sera in cui arrivò un ordine di Glovo sul cellulare ha spiegato una ragazzina, che dopo essersi prostituita in un b&b di Monopoli insieme a tre adulte e un’altra minorenne, aveva ordinato delle pizze. Dimenticando che nell’account era segnato un numero inutilizzato dalla madre, che aveva chiamato la polizia. Di quella sera, ricorda Repubblica, sono state pubblicate foto anche sui social, con le pizze, le banconote a mazzi e la scritta “Squad girls” a dimostrare che si consideravano una squadra.
Le minori venivano fatte prostituire in alberghi e b&b tra Bari, Monopoli e Trani. I clienti erano facoltosi e ciò veniva usato come esca da parte di coloro che li mettevano in contatto con le ragazzine. "Una volta, in seguito a una lite per la spartizione dei guadagni, l'uomo che a capo di questa organizzazione mi minacciò di far vedere foto mie in abiti succinti ad altre persone. Anche altre volte mi ha ricattata in questo modo", racconta la ragazza.
L’uomo avrebbe fatto entrare nel giro anche compagne di classe della giovanissima: "Quando vedeva le storie con amiche che pubblicavo su Instagram, se a lui piacevano mi chiedeva di portarle". Cosa effettivamente accaduta, come ha raccontato una seconda studentessa: "All’uscita di scuola la mia compagna mi propose di prostituirmi con lei per guadagnare dei soldi. Io risposi di no ma lei mi disse che non dovevo fare niente, che avrebbe fatto tutto lei e io dovevo solo stare là".