Dopo il caso di Torino

Bari, Oerlikon Graziano reintegra l'altro lavoratore licenziato

I sindacati cantano vittoria per la seconda volta: dopo il rientro sul posto di lavoro del trapiantato a Torino, nella sede pugliese della società svizzera torna anche l'operaio operato al cuore. Accordo raggiunto e sciopero revocato

17 Mar 2017 - 18:50

Dopo Torino, dietrofront anche a Bari. Sarà reintegrato, ma avrà mansioni diverse, l'operaio della "Oerlikon Graziano" del capoluogo pugliese licenziato a metà febbraio dopo un intervento cardiaco. Le parti in causa, azienda e sindaco, hanno raggiunto l'accordo e lo sciopero di 4 ore del 20 marzo è stato revocato. La notizia arriva a pochi giorni dal rientro nella sede di Rivoli (Torino) della stessa società svizzera di un altro lavoratore che aveva perso il posto dopo il trapianto di fegato.

La nota dell'azienda "L'intesa - spiega l'azienda in una nota - è frutto di un dialogo costruttivo con le parti sociali, avviato dopo il riesame della decisione da parte dell'azienda, alla luce di nuove valutazioni tecnico organizzative negli stabilimenti che costituiranno anche la base per la definizione del nuovo piano industriale che l'azienda presenterà nei prossimi mesi". "Nelle ultime settimane, infatti, l'azienda - prosegue il comunicato - ha continuato a esplorare possibili soluzioni per consentire al lavoratore una diversa collocazione occupazionale all'interno del gruppo. In base all'accordo, l'azienda affiderà a una specifica commissione tecnico-sanitaria l'analisi del processo produttivo dello stabilimento di Bari, al fine di individuare soluzioni innovative rispetto all'attuale assetto, che non consente un reimpiego del lavoratore nel pieno rispetto del Codice Civile e delle normative sulla sicurezza nei posti di lavoro". "L'azienda precisa - conclude la nota - che per sua natura ed epilogo, la soluzione identificata e oggetto dell'accordo odierno differisce da quella individuata in un altro recente caso di cronaca".

Fiom sospende sciopero a Bari "A fronte di un recuperato rapporto di corretto confronto e capacità di individuazione soluzioni condivise" la Fiom Cgil di Bari ha dichiarato il ritiro dello sciopero di quattro ore indetto per lunedì 20 marzo in tutte le aziende metalmeccaniche di Bari e provincia. Lo sciopero era stato indetto in solidarietà con Massimo Paparella, licenziato dalla Oerlikon Graziano di Bari per "sopravvenuta inidoneità fisica", dopo un intervento cardiaco. "L'intenso e proficuo confronto - spiega la Fiom - ha portato a un'intesa a cominciare dal caso di Massimo Paparella. E' volontà dell'azienda arrivare a una soluzione fattiva e concreta che consenta la valorizzazione delle competenze del lavoratore in questione".

Il post di Fratoianni (Sinistra Italiana) "Un'ottima notizia: il lavoratore della Oerlikon Graziano di Bari, licenziato dopo un intervento al cuore è stato reintegrato in azienda. Un successo dovuto alla battaglia dei lavoratori che hanno sostenuto il loro compagno e non si sono tirati indietro. Auguri a loro, auguri a Massimo". Lo ha affermato via Facebook il segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni che sulla vicenda aveva preannunciato un'interrogazione parlamentare al ministro del Lavoro Poletti.

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