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Barilla incontra la bambina dei "tappi": "E ora mi è venuta un'altra idea..."

Dopo lo scambio di lettere, la piccola è stata accolta nel regno della pasta per un giro tra penne e spaghetti

di Dario Vito
15 Ott 2024 - 13:49
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Angelina (nome di fantansia) e Barilla: capitolo secondo. Stiamo parlando della bimba che ha conquistato l'azienda con i "suoi" tappi. Dopo il famoso scambio di lettere tra la piccola e il Ceo, Gianluca Di Tondo, è toccato a Luca Barilla fare gli onori di casa. La "giovanissima ideatrice di forme", infatti, è stata ospitata nello stabilimento di Parma per un giro tra penne e spaghetti. Ci ha raccontato come è andata...

Barilla e la bimba dei "tappi": dallo scambio di lettere all'incontro a Parma

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La bimba, dieci anni, ci risponde al telefono e il suo tono di voce è un mix di emozione e spontaneità. Il ricordo della giornata trascorsa nello stabilimento di Parma è ancora bello nitido: "Dopo aver dormito, in quella che era la prima industria e che oggi è un grande hotel, siamo stati accolti proprio da Luca, il figlio del signor Barilla", racconta.

Non si può che parlare subito dei "tappi". "Un'idea - ricorda Angelina - che mi è venuta mentre mangiavo gli spaghetti al pomodoro. Visto che amo i pennarelli, ho pensato: Sarebbe bello se esistesse una pasta che li ricordi in qualche modo. Per questo, grazie alla mamma, ho scritto quella famosa lettera". Un'idea che ha catturato la curiosità del mondo Barilla. "Il signor Luca - racconta - oltre ad avermi nuovamente fatto i complimenti, mi ha spiegato che per crearne un nuovo tipo, ci vuole molto tempo. Lui stesso vuole assaggiarla per bene prima di poterla eventualmente lanciare sul mercato". 

E così il giro prosegue all'insegna delle forme che hanno reso celebre quest'azienda in Italia e nel mondo. Le chiedo quale, in particolare, l'abbia colpita: "Ho visto - dice - gli spaghetti numero 5, le lasagne, ma è incredibile la quantità di penne che vengono prodotte al giorno. E proprio mentre uscivano così velocemente dalla macchina, mi è venuta in mente un'altra idea". Sarebbe? "La pasta colorata...".

Continuando il tour, a catturare l'interesse di Angelina sono stati "i robot che spostano i pacchi senza essere comandati dalle persone" e "la pasta che viene scartata". Che fine fa? "Viene data agli animali, perché non buttano via proprio nulla per una questione di rispetto verso l'ambiente". 

Qualche foto per immortalare la splendida giornata passata, insieme a mamma, papà e fratellino, con Luca Barilla, prima di rimettersi sulla strada per casa. "Non mi dispiacerebbe per nulla, un domani, poter progettare la pasta che finisce sulle tavole di casa" conclude, piena di entusiasmo, la piccola Angelina. 

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