Eseguite dalla Gdf trenta misure cautelari per diversi reati. Ai domiciliari anche il direttore generale dell'Asl di Bari. Pittella è stato sospeso dall'incarico di presidente della Regione
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Il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella (Pd), è agli arresti domiciliari per falso e abuso d'ufficio. Il provvedimento gli è stato notificato dalla Guardia di Finanza che ha eseguito altre 29 misure restrittive nell'ambito di un'inchiesta sul sistema sanitario lucano. Pittella, che si trova nella sua casa di Lauria (Potenza), è stato sospeso dall'incarico di governatore.
La sospensione di Pittella è la conseguenza della legge Severino. I poteri di presidente della Giunta sono passati alla vicepresidente Flavia Franconi, che è anche assessore alla Sanità.
Sono trenta le misure restrittive eseguite dalla Guardia di Finanza di Matera nell'ambito di un'operazione sul sistema sanitario in Basilicata nei confronti di persone coinvolte "a vario titolo in fatti riconducibili a reati contro la Pubblica amministrazione". L'attività "vede impegnati, allo stato, circa cento tra uomini e donne delle Fiamme Gialle".
Pittella arrestato per falso e abuso ufficio - Falso e abuso d'ufficio: sono queste, secondo quanto appreso, le accuse contestate a Pittella. Le indagini sono cominciate circa un anno e mezzo fa in seguito all'esposto di un dipendente di una ditta fornitrice di servizi che non aveva ricevuto la sua quota di Tfr.
Nel mirino degli inquirenti alcune nomine "pilotate" - Un terremoto politico per la Basilicata che, secondo l'accusa, vede coinvolti i vertici della Regione su nomine, concorsi e incarichi nelle aziende sanitarie lucane. In carcere Pietro Quinto e Maria Benedetto, commissario e direttore amministrativo dell'Azienda sanitaria di Matera. Per Quinto, le accuse sono di corruzione e turbata libertà degli incanti. Ai domiciliari, invece, è finito Giovanni Chiarelli commissario dell'Asp di Potenza.
Ai domiciliari anche il direttore generale dell'Asl di Bari - Ci sono anche il direttore generale dell'Asl di Bari, Vito Montanaro, e il responsabile dell'anticorruzione della stessa Asl, l'avvocato Luigi Fruscio di Barletta, tra le trenta persone destinatarie di misure cautelari nell'ambito di una indagine della Gdf, coordinata dalla Procura di Matera, su presunti illeciti nella sanità lucana. A quanto si apprende ai due indagati pugliesi, entrambi agli arresti domiciliari, viene contestato un episodio di abuso d'ufficio legato ad un presunto concorso truccato alla Asl di Matera.