Potenza, strage in famiglia: quattro morti Uccide moglie e figli, poi si toglie la vita
© facebook | Chiara e Luca Tronnolone
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Tragedia a San Fele: un 65enne ha sparato ai familiari e si è suicidato. Forse temeva di essere malato e di non poter più accudire il primogenito disabile
Quattro persone sono morte a San Fele, nel Potentino, in un omicidio-suicidio. Un uomo di 65 anni, Vito Tronnolone, ha ucciso a colpi di pistola la moglie 57enne, Maria Stella Puntillo, e i due figli: Luca, 32enne disabile, e Chiara, 27enne. Poi si è tolto la vita. La famiglia viveva in Toscana, a Lastra a Signa (Firenze). Forse l'uomo temeva di essere malato e di non poter più accudire il primogenito.
© facebook | Chiara e Luca Tronnolone
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Prima di suicidarsi, Tronnolone, che con la famiglia era tornato da pochi giorni nel Potentino, ha telefonato alle sorelle in Toscana, poco prima di spararsi, dicendo: "Ho ammazzato tutti e ora mi ammazzo io".
Per uccidere moglie e figli e suicidarsi Tronnolone ha usato una pistola calibro 38 regolarmente detenuta.
Forse il killer temeva per la sua salute - I carabinieri ipotizzano che Tronnolone temesse per la sua salute. Prima della tragedia si era fatto visitare nell'ospedale "San Giovanni di Dio" di Melfi (Potenza). Pare che l'uomo lamentasse di avere problemi di pressione: gli investigatori pensano che, preoccupato per la sua salute, temesse di non poter più occuparsi della famiglia e, in particolare, del figlio disabile.
La famiglia sotto shock - "Siamo tutti sotto shock, che devo dire di più? Lasciateci in pace. Stiamo partendo, andiamo là". Cosi' rispondono al telefono nell'abitazione della sorella di Vito Tronnolone che, prima di suicidarsi, aveva telefonato alle sorelle. "No, non ho risposto io - aggiunge la signora al telefono -. Io sono la nipote. Siamo talmente sotto shock che chiediamo solo di essere lasciati in pace".