Cesare Battisti rientra nei casi dell'ergastolo ostativo, ossia senza la possibilità di ottenere benefici nell'esecuzione della pena, almeno se le condizioni non mutano. Lo hanno spiegato il procuratore generale di Milano Roberto Alfonso e il sostituto pg Antonio Lamanna, sottolineando inoltre come siano ancora in corso indagini per individuare la rete di fiancheggiatori che ha permesso e facilitato la latitanza di Battisti.