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Cinque dei sei agenti arrestati nell'ambito dell'inchiesta su maltrattamenti e torture nel carcere minorile Beccaria di Milano hanno affermato al gip di essersi sentiti "abbandonati a loro stessi", "senza controlli gerarchici o aiuto da parte della struttura, e quindi incapaci di gestire le situazioni". Per questo motivo, insinuano i poliziotti penitenziari, avrebbero reagito con violenza nei confronti dei detenuti minorenni. Gli agenti interrogati dal giudice sono giovani di età compresa tra i 25 e i 35 anni, in gran parte di prima nomina.