Accerchiato, si è costituito

Bergamo, 47enne uccide la moglie a coltellate e fugge: preso dopo ore

La vittima è una 36enne moldava. Il delitto è avvenuto fuori dalla casa della sorella di lei

06 Ott 2019 - 20:47
 © Quarto Grado

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Omicidio la scorsa notte a Cologno al Serio, nella Bergamasca. Un uomo di 47 anni, Maurizio Quattrocchi, ha ucciso la moglie, Zinaida Solonari, moldava di 36. Il delitto è avvenuto fuori dalla casa della sorella di lei, attorno alle 4. La moglie è morta subito dopo, accoltellata. Il marito, fuggito in auto, è stato rintracciato dai carabinieri nella zona di Martinengo: accerchiato, si è consegnato ai militari che l'hanno arrestato.

Braccato dai carabinieri che avevano accerchiato la zona della Bergamasco dove si era rifugiato con la sua Peugeot 207, Maurizio Quattrocchi alla fine si è arresto e si è costituito agli uomini dell'Arma che lo hanno arrestato per aver ucciso a coltellate la moglie, Zinaide Solonari.

Con le tre figlie (una di 16 anni che lei aveva avuto da una precedente relazione, e altre due bambine di otto e 12 anni) vivevano da tempo al quarto piano di una palazzina di Cologno al Serio. Cameriera, con qualche lavoro da modella lei, muratore (ma anche imbianchino e aiuto in pizzeria dei parenti) lui,
anche se era stato da poco licenziato dall'impresa edile per dissidi con il titolare.

Bergamo, uccide moglie a coltellate: arrestato dopo fuga

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La donna si era trasferita per problemi a casa - Mai nessun problema fra di loro, a sentire i vicini, almeno fino a qualche tempo fa. Solo la settimana scorsa in casa erano arrivati i carabinieri, che avevano consigliato a Zina (così la chiamava, chi conosceva la 36enne) di allontanarsi e andare a vivere da qualche altra parte. Lo aveva fatto con le ragazze tre giorni fa. Si era trasferita non molto lontano a casa della sorella, in una palazzina dove vivevano anche il cognato e il fratello del cognato. Pensavano che sarebbe stato un posto sicuro ma si sono sbagliati.

Lui molto litigioso - Maurizio, 47 anni, "litigioso" e "prepotente" come l'hanno decritto diversi testimoni ai carabinieri, l'ha aspettata al buio di notte fino a quando, dopo le due, Zina è tornata dal lavoro. Ha parcheggiato la sua Jeep Cherokee alla sinistra del cancelletto ed è riuscita a fare solo tre metri prima che lui l'aggredisse con un coltello da cucina e la ferisse al collo con almeno due fendenti. Colpi violenti che però non le hanno fatto subito perdere conoscenza. E' riuscita infatti a gridare "aiuto", e lanciare urla che hanno fatto uscire vicini e parenti mentre Maurizio gia' si allontanava.

Era ormai braccato - A questo punto sono iniziate le ricerche dell'uomo. I carabinieri hanno seguito inizialmente le tracce del suo cellulare, fino a quando è rimasto in funzione. Questo è bastato comunque per capire in che zona stava fuggendo. Di aiuto sono state, oltre ad alcuni sistemi di localizzazione, sono state le segnalazioni di alcuni testimoni che avevano visto la macchina di colore fra il grigio e il canna
da zucchero. I carabinieri hanno allestito una serie di posti di blocco per bloccargli ogni via di fuga fra Calcio e Martinengo. Lo hanno in pratica accerchiato.

Quando ha capito che non aveva nessuna possibilità, Quattrocchi ha deciso di costituirsi. Mentre stava per entrare nella caserma di Martinengo, alcuni militari in borghese lo hanno bloccato. Portato poi alla caserma di Treviglio è stato arrestato con l'accusa di omicidio aggravato, in attesa di
essere trasferito in carcere a Bergamo. Nelle prossime ore la convalida dell'arresto.
 

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