© Facebook / Sommozzatori Treviglio
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Alla piccola imbarcazione di soccorso, ormeggiata a Fara Gera d'Adda per interventi d'emergenza, è stato rubato anche il motore. "Danni per novemila euro"
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Rubato il motore e vandalizzato il gommone dei Sommozzatori volontari di Treviglio (Bergamo), gli stessi che nelle settimane scorse sono stati impegnati nelle ricerche dell'arma del delitto di Sharon Verzeni, a Terno d'Isola. Il piccolo mezzo di soccorso era ormeggiato sulla riva dell'Adda, in località Fara Gera d'Adda, nei pressi della centrale idroelettrica, in modo da poter essere pronto per gli interventi in caso di emergenza. A dare la notizia L'Eco di Bergamo, mentre nella stessa pagina Facebook del gruppo di soccorritori volontari sono state pubblicate le immagini del recupero del gommone. "Danni per novemila euro", la stima.
Ladri, nella notte tra il 14 e il 15 settembre, hanno rubato il motore del gommone di soccorso e poi hanno tagliato la catena d'ormeggio e un tubolare per sgonfiarlo e farlo affondare. Non sono riusciti in quest'ultimo intento - spiega L'Eco di Bergamo, - perché la piccola imbarcazione è rimasta a galla nonostante i danni subiti, ma, trascinata dalla corrente del fiume Adda, ha saltato la diga e così anche la sua chiglia rigida è andata danneggiata.
Rabbia e delusione tra i volontari, che accortisi dell’accaduto, hanno perlustrato il fiume e ritrovato il gommone più a valle, completamente distrutto. Lo hanno recuperato sì, ma è completamente inutilizzabile. E a loro non è rimasto che dare la notizia dell'atto di vandalismo subito sulle proprie pagine social: "Furto del motore con atto di sabotaggio ad una nostra imbarcazione di soccorso ormeggiata a Fara Gera d'Adda".
"Siamo attoniti e abbattuti, non ce lo aspettavamo - ha commentato a L'Eco di Bergamo Giacomo Passera, presidente del Nucleo volontari dei sommozzatori di Treviglio -. Non è mai accaduto nulla di simile in più di 30 anni di attività". Il mezzo è stato impiegato centinaia di volte negli ultimi anni, una decina solo quest'estate, ed ha permesso di salvare tante vite umane in difficoltà nelle acque del fiume.
"Il danno della notte, per noi volontari, è un danno enorme: circa 9mila euro il valore del mezzo, - ha aggiunto. - Avevamo fatto molti sacrifici anche personali per acquistare il gommone e il motore, ora non sappiamo cosa fare. Ci rimboccheremo subito le maniche, nonostante la delusione e la rabbia, speriamo che qualche istituzione ci possa dare un aiuto per ricomprare il mezzo andato perduto così malamente".