Fede: "Sono pazzo di gioia". Maroni: "Apra una nuova fase per il centrodestra". Alfano: "Si rafforza il fronte delle riforme"
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"Finalmente! Giustizia è stata fatta". Così Giovanni Toti ha commentato l'assoluzione di Silvio Berlusconi in Appello a Milano. Una sentenza, ha detto il consigliere politico di Forza Italia, "arrivata dopo vent'anni di accanimento giudiziario, e che compensa in parte la macchina di fango montata in questi anni. Quello che era evidente per noi ora lo è per tutti".
Dinacci: "Finalmente è stato applicato il diritto" - "Finalmente è stato applicato il diritto, ha vinto la giustizia". Così Filippo Dinacci, uno dei difensori di Berlusconi, ha commentato la sentenza, aggiungendo: "Io penso che il diritto è fatto di equilibrio e buon senso e che questa è stata una vicenda personale che non riguarda il diritto penale".
Sms di Emilio Fede: "Sono pazzo di gioia" - "E' finalmente venuta fuori la verità che io ho sempre saputo, e io sapevo bene come sono andate le cose perché ci sono sempre stato", ha detto Emilio Fede, a sua volta condannato in primo grado nel cosiddetto processo Ruby bis. "Lui non sapeva che la ragazza fosse minorenne come del resto non lo sapevo io e comunque in quelle feste non si faceva nulla di quello che è stato oggetto del processo. Gli ho mandato subito un sms con il messaggio 'Sono pazzo di gioia'".
Brunetta: "Questa sentenza impone che gli si dia la grazia" - "Innocente! E adesso la Commissione parlamentare d'inchiesta sui fatti oscuri che hanno stravolto con un golpe la democrazia in Italia. Questa sentenza impone di riscrivere la storia di questi anni. Ed impone, come minimo risarcimento, la grazia subito per Silvio Berlusconi, se esiste un po' di decenza". Così il capogruppo di Forza Italia alla Camera Renato Brunetta.
Pascale: "Il mio giorno più bello" - Anche la fidanzata Francesca Pascale ha commentato commossa a fanpage.it la notizia, dicendo: "E' il giorno più bello della mia vita, ho pianto come una bambina. Giustizia è fatta".
Salvini: "Quattro anni di sprechi: chi paga?" - Il segretario della Lega Matteo Salvini scrive su Twitter: "Berlusconi assolto in appello. Non era vero niente. Quattro anni di polemiche, milioni di euro pubblici spesi. Chi paga?"
Maroni: "Ora Berlusconi faccia atto di generosità per il centrodestra" - "Ora Berlusconi ha più autorità e l'autorevolezza per fare un atto di generosità e lungimiranza e aprire una fase nuova del centrodestra", ha detto il governatore leghista della Lombardia Roberto Maroni commentando la sentenza. "Sono contento per Berlusconi, personalmente, perché gli sono amico e questa era veramente una ingiustizia anche se all'epoca lo avevo criticato per il fatto che avesse telefonato lui di persona. Anche a Milano c'è una giustizia che sa giudicare bene, con serenità".
Alfano: "Più forte il fronte delle riforme" - Con questa assoluzione, secondo Angelino Alfano, "si rafforza certamente la strada intrapresa per cambiare con coraggio il Paese sia sul fronte delle riforme istituzionali e legge elettorale sia su quello del rilancio economico, della diminuzione della tassazione, della lotta alla burocrazia". Il leader del Nuovo centrodestra esprime poi la sua soddisfazione precisando: "Viene confermata un'innocenza della quale non abbiamo mai dubitato". E sostiene che questa sentenza chiede "una rilettura storico-politica di quel terribile anno, il 2011, che si concluse con la caduta dell'ultimo governo di centrodestra, dopo mesi di logorante polemica legati proprio al caso Ruby, esploso allora".
I senatori di Forza Italia: "Restituito l'orgoglio" - I senatori di Forza Italia hanno inviato a Berlusconi una lettera in cui gli scrivono: "Caro Presidente, vogliamo in questo momento esprimerTi la nostra più profonda felicità e soddisfazione per un'assoluzione che rende merito alla magistratura giusta e restituisce appieno a Te e a tutto il centrodestra l'orgoglio e la fierezza di vent'anni della storia nostra e del nostro Paese".
Serracchiani: "Rispetto delle sentenze, anche oggi" - "Il nostro rispetto per le sentenze della magistratura non è uno slogan: vanno rispettate sempre, anche oggi". Lo afferma la vicesegretaria del Pd, Debora Serracchiani, commentando la sentenza.