Saranno molte, però, le restrizioni per l'ex premier: potrebbero essere necessarie alcune deroghe
Le prescrizioni "classiche" imposte a Silvio Berlusconi dal Tribunale di Sorveglianza di Milano con la concessione dell'affidamento in prova ai servizi sociali non hanno compromesso l' "agibilità politica". I confini stabiliti dai giudici, come il poter uscire di casa dalle 6 alle 23, il dover rimanere in Lombardia eccetto dal martedì al giovedì fino alle 11 di sera quando potrà recarsi a Roma, il divieto di recarsi all'estero, potranno essere 'oltrepassati' di volta in volta solo con una specifica autorizzazione dei magistrati.
Ecco allora alcuni esempi di come si dovrebbe muovere il leader di Forza Italia.
Comizi - Potrà tenere comizi, convention e incontri elettorali in Lombardia e a Roma negli orari fissati dalla Sorveglianza. Qualora volesse recarsi in altra regione o città, lo potrà fare solo con l'apposito consenso del giudice.
Cene elettorali e riunioni di partito - Anche in questo caso sono ammesse se entro gli orari e nei luoghi stabiliti dalle prescrizioni. Altrimenti è necessario ottenere una deroga.
Interventi politici al telefono - Sono ammessi senza limiti di orari, e quindi anche a tarda sera, purché dal domicilio da lui indicato: dal giovedì alle 23 al martedì mattina alle 6 da Arcore e per il resto dei giorni da Palazzo Grazioli.
Incontri con gli elettori - Sono ammessi, salve deroghe, negli orari e nei luoghi indicati dal Tribunale. Ovviamente è severamente vietato frequentare pregiudicati e tossicodipendenti.
Berlusconi, dunque, potrà proseguire a svolgere la campagna elettorale e il suo lavoro di politico, nel rispetto delle regole (anche portare con sé il decreto delle prescrizioni e le eventuali autorizzazioni), e con l'obbligo imposto dal giudice relatore Beatrice Crosti nel provvedimento: evitare di diffamare le toghe usando nei loro confronti parole offensive. Altrimenti rischia seriamente la revoca della concessione dell'affidamento in prova ai servizi sociali. Affidamento che, sebbene abbia già risarcito il danno all'Agenzia delle Entrate, gli ha imposto anche un'attività riparatoria-extra: dedicare parte del suo tempo ad assistere gli anziani.