Ma i medici sono scettici: "L'auto-fecondazione è impossibile. Gli squilibri ormonali potrebbero aver falsato i test clinici"
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Ermafrodito, ha sia organi maschili che femminili. I medici lo hanno reso uomo, ma vuole essere donna. E ora è incinto: dice di aver concepito un figlio per autofecondazione. Il feto è alla diciassettesima settimana ed è lungo 7,5 centimetri. La gravidanza è accertata da diversi esami clinici e dalle ecografie. Un film? No, è la storia di Corrado R., un uomo di 55 anni, residente a Mongrando - in provincia di Biella - già padre di tre figli. Padre, appunto. Questo sarà il suo primo figlio da mamma e allo stesso tempo da papà.
La storia - "I dottori vogliono sapere come sia stato possibile e anche io, ma pare non mi sia concesso", ha spiegato Corrado a La Verità. In una lunga intervista, l’uomo ha raccontato il suo iter. Un iter pazzesco: è nato sia con gli organi genitali femminili che maschili. All’anagrafe è maschio, ma dentro di sé ingloba entrambi i sessi. La sua gravidanza, dice, è dovuta a un’autofecondazione. I casi simili nel mondo sono soltanto 11 e Corrado è il primo in Italia.
Una situazione quasi surreale - Ma i medici sono scettici: "Di certo ci sono problemi endocrinologici e ormonali, ma da qui a dire che c’è un utero ed è gravido c’è differenza", ha dichiarato a La Stampa Roberto Jura, ex primario di Ostetricia e Ginecologia all’ospedale di Biella.
Il 55enne ha il pancione e il seno su un fisico asciutto. Le sue sembianze sono tipicamente femminili. Ma è un uomo: ha avuto due figli dal primo matrimonio e ora ha una compagna, da cui ha avuto un bimbo di 7 anni. Però, vuole cambiare sesso: "I dati del sangue sono chiari: ho tutti i valori che indicano che sono una donna", ha dichiarato. Ma il bimbo di 7 anni come la prenderà?: "La mia vita in un certo senso è stata sconvolta quando sono rimasto incinto. Dovrò riuscire a spiegare e a sistemare questa cosa con mio figlio piccolo - ha spiegato a La Verità - Dovrò cercare di fargli comprendere che non sempre le situazioni appaiono come sembrano, dovrò continuare ad avere un dialogo con lui, più delicato, più tecnico, cercherò di essere più padre e più donna allo stesso tempo, altrimenti sarà tutto finito. Non sarà facile, non è mai stato facile".
La gravidanza - "A maggio ho iniziato a non sentirmi bene. Mi facevano male l’utero e le ovaie, avevo nausee. La dottoressa mi ha fatto fare un test delle urine. Si sospettava una gravidanza, ma poteva anche essere un tumore. Invece era una gravidanza”, ha raccontato. Una gravidanza difficile: "Mi sento a pezzi fisicamente e mentalmente", ha detto Corrado, che, quando ha saputo di essere incinto ha provato "stupore, apprensione, ma soprattutto paura". Tuttavia, ha deciso di tenere il bambino: "Ho deciso di portare avanti la gravidanza. Sempre se riesco, perché fisicamente la situazione è pesante. Molti medici indicano che dovrei abortire velocemente, di forza. Io cerco di tenere duro. Vorrei il figlio, anzi la figlia: al 99% sarà femmina, perché negli ermafroditi c'è una forte preponderanza". E poi, con amara ironia, ha aggiunto: "Sono un padre e una madre. Una macchina perfetta". La probabilità che il bimbo nasca, al momento, è del 50%. Il termine è fissato a 7 mesi per non mettere a rischio la vita dell’uomo e del feto.
I medici - Ma questa situazione da Mastroianni in Niente di grave, suo marito è incinto non convince affatto i medici. "Ci sono casi di 'mascolinizzazione' nelle donne per disturbi alle ovaie o di 'femminilizzazione' negli uomini - ha spiegato Jura a Radio105 - ma una gravidanza, nella remota ipotesi che sia fattibile, sarebbe forse possibile solo fecondando un ovulo artificialmente per poi impiantarlo in un uomo che abbia una femminilizzazione dei tessuti pelvici". Dal canto suo, Corrado non ha fiducia nei dottori italiani e vorrebbe partorire all’estero: "In Italia nessun medico si prenderebbe la responsabilità di farmi partorire, come non si sono presi la responsabilità di visitarmi in gravidanza. Tra i dottori ho trovato omofobia, scetticismo, incompetenza, stupidità, menefreghismo. Ma io sono così. È innegabile, nonostante non lo vogliano ammettere a priori. L’Italia non riconosce le persone come me. Se proprio devo dirla tutta: l’Italia mi fa schifo".