Non si dà pace Francesco Compagnucci che insieme alla moglie aspetta l'autopsia che stabilirà le cause della morte di Camilla
"E' tutta colpa mia", non si dà pace Francesco Compagnucci, il papà di Camilla, la bimba di 9 anni deceduta sulle piste da sci a Sauze D'Oulx, in Val di Susa. "Le ho fatto il massaggio cardiaco, ho seguito le istruzioni del medico sull'elicottero che stava arrivando, ma è stato tutto inutile". Queste le parole che Compagnucci continua a ripetere. Accanto a lui la moglie arrivata da Roma appena appresa la notizia.
"Non è stata colpa tua, ripetono gli amici del papà di Camilla, la responsabilità è di quelle barriere frangivento, senza protezione e materassi". Lo dice anche il fratello di Giovanni Bonaventura, siciliano di 31 anni, morto il 30 gennaio dell'anno scorso sulle piste di Sestriere, finito anche lui contro le barriere frangivento. "La morte di Giovanni è stata inutile - denuncia il fratello - quelle barriere sono ancora lì".
Intanto sarà l'autopsia a stabilire le cause della morte di Camilla. Si dovrà accertare se a causare il decesso sia stata la caduta oppure l'impatto contro le barriere frangivento. L'esame sarà decisivo per stabilire anche la posizione giudiziaria dei 4 dirigenti della Sestrieres spa, indagati per omicidio colposo della giovane sciatrice romana.