Intanto, è stato scarcerato il padre della piccola. L'uomo si trovava da marzo nel penitenziario di Sollicciano per reati contro il patrimonio
Nel caso di Kata, la bambina peruviana di 5 anni scomparsa a Firenze sabato scorso, ci sarebbe un testimone che avrebbe visto la piccola piangere, trascinata via da un uomo. È quanto riferiscono alcuni giornali. Sarebbero state le sue dichiarazioni a indirizzare i controlli scattati martedì pomeriggio nello stabile a fianco di quello occupato e in quest'ultimo.
La testimonianza - Come riporta La Stampa, il testimone ha detto di aver visto l'uomo portare via Kata "non dall'ingresso principale dell'hotel Astor, ma da una via laterale, verso il palazzo vicino che è stato perquisito". Intanto, i pm Christine Von Borries e Giuseppe Ledda hanno ascoltato alcuni dei minori che vivono nello stabile occupato a Firenze, l'ex hotel Astor, tra cui il fratello maggiore di Kata, di otto anni. Ne è emerso che i bambini avevano l'abitudine di giocare anche nella parte di edificio, sul retro, dove non sono puntate telecamere di sicurezza, a differenza del cancello principale. Alcuni occupanti hanno infine detto che Kata potrebbe essere stata rapita per vendicare uno stupro di una ragazza peruviana di 15 anni che sarebbe avvenuto lo scorso febbraio.
Verifiche su testimonianze, "non coerenti" - Sono state raccolte e sono al vaglio indicazioni fornite da persone diverse, che "risulterebbero frammentarie e non coerenti fra loro". È quanto si apprende dai carabinieri in merito alle testimonianze finora raccolte sul caso di Kata.
Scarcerato il padre - Intanto, è stato scarcerato il padre di Kata. L'uomo, Miguel Angel Chicllo Romero, si trovava da marzo nel penitenziario di Sollicciano per reati contro il patrimonio ed è tornato in libertà martedì sera. Il giudice gli ha sostituito la misura della custodia cautelare con l'obbligo di firma. Il padre della piccola, che era reclusoper furto e utilizzo indebito di carte di credito, è stato scarcerato "per stare vicino alla famiglia". Lo riferisce il suo legale, l'avvocato Cristiano Toraldo.