I bambini di statura inferiore a 1,50 metri devono viaggiare su sistemi adeguati e comunque non in un seggiolino rivolto all'indietro su un sedile passeggeri protetto da airbag frontale
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La morte del bimbo di due mesi rimasto schiacciato dall'apertura dell'airbag a Pisa ha riportato in primo piano l'annosa questione della sicurezza, soprattutto per i più piccoli e nei percorsi cittadini. Il bambino viaggiava sull'ovetto nel sedile anteriore. Secondo l'art. 172 del codice della strada, "i bimbi di statura inferiore a 1,50 metri non possono viaggiare su seggiolino di sicurezza rivolto all'indietro su un sedile passeggeri protetto da airbag".
I bambini di età superiore ai tre anni possono occupare un sedile anteriore solo se la loro statura supera 1,50 metri. Si tratta di regole semplici da seguire che, soltanto nel caso di bambini inferiori ai nove chili di peso, permettono il trasporto sul sedile del passeggero anteriore, purché l'airbag venga disattivato.
Perché l'airbag va disattivato Il pallone salvavita si apre in pochi millesimi di secondo in caso di urto ed è tarato per sostenere il peso del corpo di un adulto che viene proiettato in avanti. Con tutta evidenza, però, un bambino di pochi chili viene schiacciato - come drammaticamente avvenuto a Pisa - dalla pressione in caso di incidente. Nonostante le prescrizioni, però, ancora quattro bambini su dieci non viaggiano in maniera corretta; perlopiù per negligenza o per poca osservanza delle regole.
Incidenti in città Nel 2016, ricordano i ministeri di Trasporti e Salute assieme all'Istituto superiore di Sanità, il 75% degli incidenti stradali si è verificato in ambito urbano, facendo registrare il 45% delle vittime. I piccoli spostamenti e le ridotte velocità sono infatti solo apparentemente i più innocui: nel caso di impatto a 56 chilometri orari un bambino del peso di 15 chili produce una forza d'urto pari a 225 chili: un peso impossibile da trattenere con le braccia.
I tipi di seggiolino variano a seconda del peso del piccolo passeggero, come da regolamento ECE R44:
Gruppo 0: fino a 10 chili (12 mesi circa) da posizionare trasversalmente sul sedile posteriore;
Gruppo 0+: fino a 13 chili (24 mesi circa), contrario al senso di marcia sul sedile posteriore;
Gruppo 1: da 9 chili a 18 chili (da 9 mesi a 4 anni circa), orientati nel senso di marcia sul sedile posteriore;
Gruppo 2: da 15 chili a 25 chili (da 3 anni a 6 anni circa), orientati nel senso di marcia sul sedile anteriore/posteriore;
Gruppo 3: da 22 chili a 36 chili (da 5 anni a 12 anni circa), orientati nel senso di marcia sul sedile anteriore/posteriore.
Le sanzioni L'art. 172 del codice della strada prevede anche una serie di sanzioni. In primis per chi non fa uso dei dispositivi di ritenuta per bambini. Oltre alla decurtazione di 5 punti dalla patente. In caso di reiterazione della violazione nell'arco di due anni, oltre alla sanzione pecuniaria è prevista anche la sospensione della patente da 15 giorni a due mesi. Previste sanzioni anche per chi ostacola o altera il funzionamento dei dispositivi di ritenuta, oltre alla decurtazione di 5 punti dalla patente.
Due genitori a bordo Il genitore o la persona adulta che conduce il veicolo, ricorda il Codice, è responsabile della corretta applicazione delle norme sul trasporto dei bambini salvo che a bordo sia presente, come passeggero, un altro genitore. In quest'ultimo caso, infatti, delle violazioni correlate all'uso dei dispositivi risponde sempre quest'ultimo, ma a lui non vengono decurtati punti della patente.