Bologna, bimbo morto cadendo dal carro di Carnevale: a processo anche gli organizzatori della sfilata

Per la morte di Gianlorenzo Manchisi, il bimbo di due anni e mezzo caduto e travolto da un carro di Carnevale a Bologna il 5 marzo 2019, andranno a processo anche i responsabili dell'organizzazione della sfilata, legati alla curia. Si tratta di Paolo Castaldini, responsabile del comitato per le manifestazioni petroniane e don Marco Baroncini, del comitato organizzatore del Carnevale dei bambini. L'accusa per entrambi è omicidio colposo. 

“Siamo soddisfatti da questo esito”. Così commenta Siriana Natali, la mamma del bimbo che era con lui sul carro di Carnevale il giorno della tragedia ed è attualmente imputata in un processo parallelo con Marco Pasquini,  l'ingegnere che aveva collaudato il carro. Il proprietario e allestitore Paolo Cannellini è stato invece condannato in abbreviato a un anno e mezzo. 

 Il dibattimento per gli organizzatori della sfilata inizierà il 30 marzo 2023, davanti allo stesso giudice dell'altro filone ed è possibile che i due processi per omicidio colposo vengano riuniti. "L'esito doveva essere questo - ha commentato il padre del bimbo morto, Giuseppe, assistito dagli avvocati Annalisa Gaudiello e Mauro Nicastro - non si può fare un evento cittadino senza le assicurazioni di legge".

Il rinvio a giudizio è stato deciso dal gup Alberto Ziroldi dopo che un altro giudice aveva ordinato l'imputazione coatta, non accogliendo la richiesta di archiviazione della Procura.

"Dopo l'imputazione coatta era prevedibile, confido che nel dibattimento possa emergere l'estraneità dei miei assistiti, premesso che si tratta di una grande tragedia", ha detto l'avvocato Ludovico Gamberini, difensore dei due imputati, non presenti all'udienza preliminare.