La donna a “Pomeriggio Cinque” racconta il passato fatto di violenze e aggressività dell’uomo fermato per la morte di Leonardo
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A "Pomeriggio Cinque" si torna a parlare di Leonardo, il bimbo di venti mesi ucciso da Nicholas Musi, il compagno della madre: sono stati entrambi fermati, lui si trova tuttora nel carcere di Novara, dove avrebbe tentato di suicidarsi con un lenzuolo.
In collegamento con il programma c'è Alex, il fratello di Nicholas, che ammette di non aver mai conosciuto il bambino né la compagna di suo fratello. "Forse, se li avessi conosciuti, avrei potuto avvertire Gaia ed evitare questa tragedia. L'avrei avvertita - aggiunge rispondendo alla domanda di Barbara d'Urso - della molta cattiveria che ha mio fratello, se così posso definirlo. Fin da bambino ci ha dimostrato di avere molta aggressività. Di noi tre fratelli, lui è l'unico a essere finito in comunità a otto anni, dove comunque ha sempre avuto un atteggiamento aggressivo. Ogni volta che Nicholas aveva una fidanzata, noi facevamo di tutto per avvisarla della sua violenza".
Nel corso dell'intervista vengono mandate in onda anche le parole della madre: "Nicholas da piccolo è sempre stato violento, altalenante. A sei anni me l'hanno messo in una comunità perché il mio ex marito l'ha picchiato a sangue e quando aveva nove anni mi hanno telefonato per dirmi che anche lì faceva i suoi casini. L'hanno poi mandato in affidamento da questa famiglia ma anche da lì sono arrivate testimonianze della sua violenza: ha ucciso due cagnolini sedendosi sopra di loro, schiacciandoli. Da adolescente è stato pure peggio, ha tentato di aggredire anche me. Non l'avevo mai visto così, mi faceva paura".