Caos nei supermercati con la clientela costretta ad abbandonare la spesa. Il disservizio, spiega la società, è durato meno di un'ora ma, essendo avvenuto sotto Pasqua, ha ovviamente coinvolto molti utenti
Bancomat e carte bloccati per un blackout tecnico: è successo a metà mattinata di venerdì 15 aprile, nel pieno degli acquisti prima del lungo fine settimana pasquale. Alle casse dei supermercati, nei negozi più piccoli e nelle farmacie, i pos hanno iniziato a non funzionare né con i bancomat né con le carte di credito dei circuiti internazionali. Subito la notizia si è diffusa sui social.
La transazione negata non era dovuta, come spesso accade, a una password digitata male o a un problema di linea o ancora, come da molti temuto, a un attacco hacker magari dalla Russia. Si è trattato di un bug "a monte" della complessa catena dei pagamenti elettronici che, notte e giorno, permette gli scambi finanziari in tutto il mondo.
A subire un inconveniente tecnico è stata la Ibm, fornitrice di Nex-Sia, il principale gestore dei pagamenti elettronici in Italia cui si appoggiano molte banche e le Poste. Non hanno subito rallentamenti infatti i pagamenti con le carte degli istituti di credito che si appoggiano alla rete dell'olandese Equens.
La polizia postale si è subito attivata, ma dai primi accertamenti non sono emerse tracce di attacchi informatici. Il blackout ha creato così dei disagi specie nei supermercati che, con i clienti già in fila e i carrelli pieni, hanno dovuto annunciare il blocco o esporre velocemente degli avvisi.
Va considerato che, complice la pandemia, i pagamenti elettronici sono riusciti a fare breccia negli italiani da sempre affezionati al contante. Nel 2021 sono saliti del 22% secondo gli ultimi dati, anche per importi di poco conto. E proprio nel dl Pnrr varato mercoledì si prevedono multe per gli esercenti che non accettano i pos.
I problemi sono stati comunque temporanei, ha spiegato Nexi, e durati circa mezz'ora tra le 11:45 e le 12:15, interessando solo alcune aree. Il servizio ha poi ripreso a funzionare correttamente anche se in alcune situazioni si sono accumulate "code" nelle transazioni da completare. Nexi ha sottolineato di star approfondendo con Ibm le ragioni che hanno provocato i rallentamenti.
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