Il magistrato depone davanti al Csm dopo l'esposto presentato dal suo collega Robledo
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Il pm di Milano Ilda Boccassini ha denunciato, durante la sua audizione al Csm, di aver ricevuto nuove minacce. "Ho ricevuto gli ultimi proiettili quando pochi giorni fa si sono decisi i servizi sociali al presidente Berlusconi", ha detto infatti il magistrato spiegando che una lettera inviata all'ufficio di sorveglianza di Milano "conteneva proiettili indirizzati" a lei.
"Ho letto sui giornali che mi sarei rifiutata di rispondere. Quando gli atti non saranno più coperti dal segreto, valuterò quello che fare nei confronti di chi ha dichiarato il falso". Così Ilda Boccassini nella sua audizione al Csm del 12 maggio scorso a proposito della lamentela del collega Alfredo Robledo relativa al procedimento contenente il filone sull'Expo, di non aver ricevuto da lei risposta alla sua richiesta di trasmettergli gli atti.
Chiudere presto questa inchiesta - La procura di Milano, aggiunge, "non merita" "delegittimazioni", "non meritano gli 80 sostituti o poco meno che siamo, non lo merita la persona del procuratore della Repubblica di Milano". La Boccassini ha lanciato "un accorato appello" a chiudere "in tempi brevi" il fascicolo aperto sullo scontro nell'ufficio requirente di Milano.
Le dimissioni dalla Dda? Falsità sulle motivazioni - Due mesi fa Ilda Boccassini si dimise dall'incarico di capo della Dda di Milano dopo le notizie apparse sulla stampa sulle critiche al suo ufficio contenute nella relazione annuale della Superprocura antimafia. Un'iniziativa che rientrò dopo gli attestati di stima del procuratore e dei sostituti e del capo della Dna Franco Roberti. Ad amareggiare il pm - ha raccontato al Csm - soprattutto l'accusa "completamente falsa" di non far circolare le notizie sui procedimenti all'interno della Dda.