C'è tempo fino al 30 giugno

Bollette luce: come rientrare nel mercato tutelato

L'Arera ha precisato che, fino al 30 giugno, chi è nel mercato libero dell'energia elettrica può tornare ai servizi di maggior tutela. Cosa bisogna sapere

29 Apr 2024 - 11:39
 © ansa

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Il 2024 è l'anno della fine del mercato tutelato per le forniture di gas e luce. Per il gas il servizio di tutela non è più disponibile dal mese di gennaio. Per la luce, la scadenza prevista è il primo luglio. Nei giorni scorsi, però, l'Arera, cioè l'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, ha precisato che i consumatori che si trovano nel mercato libero dell'energia elettrica possono fare richiesta per rientrare nel servizio tutelato fino al 30 giugno. A tale scopo, sul sito dell'Arera è stata attivata una piattaforma dove si può trovare il fornitore che offre questo tipo di servizio nel proprio comune di residenza.

© Tgcom24

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Energia, che cosa sono il mercato tutelato e il mercato libero?

 I servizi di tutela sono forniture di energia elettrica e gas a condizioni economiche e contrattuali stabilite dall'Arera, Autorità di regolazione per energia reti e ambiente. Per l'energia elettrica vi è un unico operatore che varia a seconda delle diverse località del Paese. Dopo una lunga controversia con Bruxelles, l'Italia si è dovuta adeguare alle direttive europee e ha stabilito per il 2024 la fine del mercato tutelato di gas e luce. Nel mercato libero i fornitori stabiliscono autonomamente i prezzi e il consumatore più scegliere tra una pluralità di offerte. 

News data fine mercato tutelato: quando finisce per il gas

 Da gennaio 2024 il servizio di tutela per il gas non è più disponibile e non può essere più essere scelto se non dai clienti vulnerabili per età, difficoltà economiche o disabilità. Per queste categorie è possibile avere una fornitura a condizioni e tariffe regolate dall'Arera.

Scadenza mercato maggior tutela: quando chiude il servizio elettrico nazionale?

 Dal 1° luglio 2024 il cliente elettrico non vulnerabile che non avrà un contratto in essere sul mercato libero passerà automaticamente al Servizio a Tutele Graduali e verrà assegnato al venditore vincitore dell'asta nella zona in cui si trova. Il Servizio ha durata di poco meno di tre anni, cioè fino al 31 marzo 2027. In mancanza di una scelta espressa, al termine di questo periodo il cliente sarà rifornito sempre dallo stesso venditore sulla base della propria offerta di mercato libero e delle proprie tariffe più favorevoli. Nel dicembre scorso, Arera ha fatto sapere che il mercato tutelato resta per quattro milioni di famiglie.

Quando scade il mercato tutelato dell'energia elettrica?

 Dal 1° luglio 2024 inizierà il passaggio al Servizio a tutele graduali, che durerà tre anni. 

Cosa conviene: maggior tutela o mercato libero?

 In linea teorica dovrebbe convenire il mercato libero poiché, essendoci concorrenza tra i fornitori, le offerte dovrebbero essere più vantaggiose per i consumatori. Tuttavia, l'Arera ha segnalato per il primo bimestre del 2024 l’assenza di offerte vantaggiose per la fornitura elettrica nel mercato libero, a cui si aggiungono i rincari sulle bollette previsti per i prossimi mesi. Il presidente di Arera ha spiegato che non basta la concorrenza per abbassare i prezzi. In questo periodo è stato, dunque, più conveniente il servizio di maggior tutela. Tanto più che, a febbraio, l'Arera ha fatto sapere che sulle bollette della luce i clienti del mercato tutelato risparmieranno 73 euro all'anno.

Quanto costa la luce nel mercato tutelato e quando termina?

  Arera ha attivato sul proprio portale una piattaforma, il Portale offerte, dove è possibile confrontare le tariffe del mercato libero e anche quelle del mercato tutelato. Il servizio di maggior tutela finisce a luglio.

Si può rientrare nel regime tutelato?

 Sì, per la luce. Infatti, l'Arera ha avviato una campagna informativa e attivato sul proprio sito internet una piattaforma digitale grazie alla quale, facendo una apposita ricerca sul sito, si può individuare il gestore di energia elettrica che fornisce il servizio a maggiori tutele nel proprio comune di residenza. Sarà possibile ritornare al mercato tutelato solo fino a 30 giugno 2024 senza mettere a rischio la continuità della fornitura.

Perché rimanere nel mercato tutelato?

 Rientrando nel mercato tutelato si ha il vantaggio di un sistema di condizioni economiche calmierato dall’Autority dell’energia, cioè l'Arera.

Proroga mercato tutelato elettricità, come funziona la piattaforma dell'Arera?

 Lo scopo è quello di agevolare il rientro degli aventi diritto nel mercato della fornitura elettrica di maggiore tutela, cioè il mercato tutelato. Collegandosi a questo portale, i cittadini potranno inserire in un motore di ricerca il nome del comune nel quale hanno la residenza. In pochi minuti verranno forniti il nome e i contatti dell'azienda a cui poter chiedere il rientro nella maggior tutela. Grazie a questo motore di ricerca, dunque, si potrà conoscere la società alla quale rivolgersi nel proprio Comune. Per chi non usa Internet, è possibile avere le stesse informazioni contattando telefonicamente lo Sportello per il consumatore energia e ambiente di Arera, che risponde al numero 800.166.654.

Mercato elettrico libero: come ritornare nel tutelato?

 Dopo avere individuato sulla piattaforma sul sito di Arera il fornitore di energia elettrica del proprio comune, il consumatore dovrà contattarlo chiedendo espressamente il passaggio al servizio a maggiore tutela e dichiarando di volere recedere dal contratto con l'operatore del mercato libero. La richiesta di rientro va presentata utilizzando il modulo messo a disposizione dall'operatore, dove bisogna indicare oltre alle proprie generalità, anche il numero del Pod e i dati fiscali e catastali dell'immobile relativo all’utenza che si vuole trasferire.
A tale proposito, l'Arera ha raccomandato agli esercenti che offrono il mercato tutelato di mantenere “aggiornate le informazioni relative al servizio di maggior di tutela sui canali di contatto dalla società, ivi incluso il sito internet”, a dare “adeguata evidenza, possibilmente sulla home page del sito internet, alle modalità che i clienti finali domestici possono adottare per accedere al servizio di maggior tutela, anche rientrando dal mercato libero”. L'Arera ha anche disposto che gli esercenti rendano disponibili “sul sito internet e, su richiesta del cliente finale, anche attraverso altri canali di contatto, la documentazione necessaria per richiedere la sottoscrizione del contratto del servizio di maggior tutela, informando del diritto di ripensamento qualora il contratto sia sottoscritto al di fuori dei locali commerciali o a distanza e delle modalità per rinunciarvi, ai fini dell’esecuzione immediata del contratto”. Per tutti i consumatori viene garantito il diritto di ripensamento.

Quanto tempo ci vuole per tornare al mercato tutelato?

 L'Arera ha raccomandato agli esercenti che “sia facilitata la trasmissione da parte dei clienti finali domestici della documentazione contrattuale, anche attraverso canali telematici che non richiedano forme di accreditamento e/o via posta elettronica”. Inoltre, ha chiesto di “limitare il più possibile le tempistiche intercorrenti tra la data di ricevimento della richiesta formulata dal cliente finale ai fini della sottoscrizione del contratto di maggior tutela e la data di invio al Sistema Informativo Integrato (SII) dei dati necessari per l’attivazione del servizio”. I tempi di lavorazione non dovrebbero essere, dunque, lunghi, e il diritto di ripensamento di tutti gli utenti sarà sempre garantito.

Bollette luce, quando scade la possibilità di ritornare nel mercato tutelato?

 I clienti domestici di una utenza elettrica hanno tempo fino al 30 giugno 2024 per chiedere il ritorno alle tutele di prezzo del mercato tutelato. Infatti, a partire dal 1° luglio 2024 inizierà per tutti gli utenti il passaggio automatico al servizio a tutele graduali e solo i clienti domestici considerati come vulnerabili rimarranno nella maggiore tutela. 

75 anni e condizioni svantaggiate: chi sono i clienti vulnerabili

  Come specificato sul sito dell'Arera, sono considerati clienti domestici vulnerabili i cittadini con età superiore a 75 anni, coloro che si trovano in condizioni economiche svantaggiate; chi è in gravi condizioni di salute, tali da richiedere l'utilizzo di apparecchiature mediche alimentate da energia elettrica e chi presenta una disabilità ai sensi dell’articolo 3 legge 104/92. Inoltre, in base alla stessa normativa, sono vulnerabili anche le persone che vivono in una struttura abitativa di emergenza in seguito a eventi calamitosi e chi vive e ha un’utenza elettrica su un'isola dell'Italia minore non interconnessa.

Plenitude è mercato libero o tutelato?

 Plenitude opera nel mercato libero con offerte commerciali sia per il gas sia per l'energia elettrica. Ma ha anche offerte per il servizio di tutela della vulnerabilità.

Mercato libero o maggior tutela: i consigli di Altroconsumo

 L'associazione dei consumatori Altro consumo ha messo a punto una serie di consigli per chi vuole passare al mercato libero (o è costretto a farlo). In particolare, bisogna fare attenzione non solo alle tariffe, ma anche alla qualità del servizio. Quanto alle tariffe bisogna affidarsi a preventivi su base annua, specie in questi ultimi mesi dove si sono affermate offerte a prezzo variabile. Infatti, per le offerte dove il prezzo della componente energia è indicizzato al mercato all’ingrosso, la tariffa potrebbe cambiare rispetto al momento in cui si sceglie di passare con quell'operatore.
Per capire che cosa conviene fare, bisogna avere sempre a portata di mano la propria bolletta, conoscere i propri consumi e i prezzi che ci vengono applicati. In particolare, bisogna conoscere la percentuale di consumi nelle diverse fasce orarie e l’andamento negli ultimi 12 mesi. Attenzione alle offerte che ci vengono proposte dai call center: ultimamente si sono verificati molti casi di offerte fatte in modo scorretto e spesso aggressivo. Non bisogna mai scegliere d’impulso. Piuttosto, meglio chiedere all'operatore al telefono di inviarci la documentazione in modo da poter studiarla con calma. Inoltre, mai dimenticare che esiste il diritto di ripensamento. Se, dopo avere sottoscritto una offerta ci si rende conto di avere commesso un errore, entro 14 giorni dall'adesione si può comunicare al nuovo fornitore la volontà di interrompere la procedura. Ma attenzione: non bisogna avere richiesto l’attivazione immediata, cioè prima che siano decorsi i 14 giorni per il ripensamento. Infatti, in quest'ultimo caso si dovrà pagare al venditore i costi nel frattempo eventualmente sostenuti. Periodicamente meglio fare un check delle proprie bollette, per verificare che cosa si sta pagando e se c’è di meglio sul mercato.

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