l'episodio in piena notte

Bologna, rifiutato dai taxi  "perché senegalese": una famiglia lo riaccompagna a casa

A raccontare la vicenda la donna che avrebbe assistito alla scena. La replica del presidente della cooperativa: "Non si tratta di razzismo, le prestazioni fuori Comune sono facoltative"

24 Gen 2024 - 19:38
 © ansa

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Una volta atterrato all'aeroporto di Bologna si è messo in coda per salire su un taxi ma nessuno era disposto a riaccompagnarlo a casa, fuori città. Protagonista del presunto episodio di razzismo sarebbe un 40enne senegalese di ritorno dalla Germania. La storia è stata raccontata dall'edizione locale di La Repubblica che ha raccolto la denuncia della donna che avrebbe assistito alla scena e che si sarebbe poi offerta di accompagnare l'uomo a casa. L'abitazione è a San Giovanni in Persiceto, a una ventina di chilometri dal capoluogo.

"Rifiutato dai taxi"

 L'uomo sarebbe atterrato in piena notte all'aeroporto bolognese, quando non c'era nessun altro mezzo se non il taxi per raggiungere casa, visto che a quell'ora non ci sono i servizi pubblici ed è fermo anche il people mover che porta alla stazione di Bologna. "Lo rimpallavano tutti - ha raccontato la donna, atterrata in contemporanea con marito e figli -. Lo rimandavano da un'auto all'altra". Così, dopo aver preso insieme due taxi fino a Casalecchio di Reno hanno deciso di accompagnarlo con la loro auto. "Quando siamo arrivati - è ancora il suo racconto - la fila ai taxi era lunga, ma scorrevole. Per tornare a casa coi mezzi pubblici avrebbe dovuto aspettare le 6 del mattino, ma non voleva perdere la giornata di lavoro. Secondo me è il colore della pelle che ha fatto la differenza. Non è stato un bel momento".

La risposta della cooperativa

 Al racconto della vicenda replica Riccardo Carboni, presidente della cooperativa di taxisti Cotabo, che respinge le accuse di razzismo. "Le regole attuali - dice - prevedono l'obbligo della prestazione di servizio nel Comune in cui il taxi opera e nei Comuni confinanti. Quindi per San Giovanni in Persiceto la prestazione è facoltativa. Quindi possiamo supporre che i tassisti in servizio abbiano dato la precedenza ai trasporti obbligatori".

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