uccisi dal figlio

Bolzano, i funerali dei coniugi Neumair: lo straziante addio della figlia Madé | Benno assente, ha visitato la camera mortuaria

La coppia fu barbaramente uccisa dal figlio che poi buttò i cadaveri nell'Adige

18 Giu 2021 - 17:37

Due bare in legno, coperte da rose bianche con la scritta "Con amore Madé e i vostri cari", poste nella navata centrale del Duomo di Bolzano, non gremito di gente, perché le reestrizioni anti-Covid non lo permettono. Raccolgono i corpi martoriati di Laura Perselli e Peter Neumair, i coniugi a lungo cercati a Bolzano, uccisi dal figlio Benno che poi li ha buttati nel fiume Adige. Il ragazzo, reo confesso, ha fatto visita alla camera mortuaria. La sorella Madé ha ripercorso i drammatici momenti della scomparsa dei genitori.

L'Adagio di Tomaso Albinoni apre il funerale della coppia e il decano Bernhard Holzer nelle sue parole introduttive dice: "Due bare e molte domande che non sono del tutto nuove, ma che si ripresentano. Non dobbiamo rimuoverle, ci accompagneranno senza risposte soddisfacenti".

La figlia Madé ricostruisce la tragica vicenda. "E' il 5 gennaio 2021 sono le 12.30, dove siete. Sono le 13 poi le 14 e le 16, sono seduta in cucina col cellulare in mano, ho paura, sulla bocca dello stomaco una mano fredda. Vi sento vicinissimi, silenziosi, siete più vicini che mai, sento che siete scivolati via, è come se un antenna non prendesse più il segnale". Madé poi parla del 6 febbraio, giorno in cui è stata ritrovato nel fiume Adige il corpo di Laura Perselli, e poi del 27 aprile, il giorno del ritrovamento del corpo di suo padre Peter. "Oggi siete qui davanti a noi finalmente riuniti, ma non volevate una morte ingiusta, non volevate una morte violenta, vi è stato tolto il respiro, vi è stata tolta la parola. Voi siete la mia luce, il suono del coraggio e dell'amore, siete la mia aria. Mami e papi mi mancate in modo devastante, riposate in pace", conclude Madé.

Ai funerali hanno preso la parola anche la sorella di Peter, Michaela Neumair, e la sorella di Laura, Carla Perselli. Michaela ha ripercorso le tappe fondamentali della vita di Peter, propenso ad una vita sobria e ad uno stile di vita sostenibile. "Era difficile fargli un regalo, il suo motto era 'il mio corpo non lo richiede'", ha ricordato Michaela. Carla ha descritto sua sorella Laura come "aperta al cambiamento, una donna che vuole scoprire il mondo, che lavora con passione, con due figli di cui era orgogliosa, una donna che si aggiorna, che comunica". 

Assente il figlio Benno, detenuto nel carcere di Bolzano, che però aveva ottenuto dall'autorità giudiziaria il permesso di visitare la camera mortuaria. Accompagnato dalla polizia penitenziaria si è fermato davanti alle due bare. Poi è stato riportato in carcere. Nei confronti dell'uomo, che ha confessato di aver strangolato i genitori, l'accusa è di duplice omicidio volontario aggravato e occultamento di cadaveri.

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