dopo le violenze accertate

Bolzano, il vescovo chiede scusa per gli abusi nella Chiesa altoatesina

Il messaggio di monsignor Ivo Muser: "Serve un cambiamento culturale. Perché fatti come questi potrebbero ricapitare, se noi, come è capitato, distogliamo lo sguardo"

24 Gen 2025 - 10:36
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Il vescovo di Bolzano e Bressanone, Ivo Muser, ha chiesto pubblicamente "scusa" per gli abusi compiuti nella Chiesa altoatesina accertati da un recente report. "Chiedo perdono alle persone coinvolte, alle comunità parrocchiali e ai fedeli. E sottolineo che la perizia commissionata non è un punto di arrivo, ma un mandato per continuare a lavorare con tutta la determinazione possibile", ha affermato il prelato.

"Serve un cambiamento culturale. Perché fatti come questi potrebbero ricapitare, se noi, come è capitato, distogliamo lo sguardo", ha proseguito monsignor Muser. "Serve una cultura dell'errore. Riconoscere gli errori e imparare da essi, anche con l'aiuto di seminari di formazione, diventa parte integrante del modo di lavorare della Chiesa".

Il vescovo annuncia misure contro gli abusi nella Chiesa

 Il vescovo di Bolzano ha poi annunciato una serie di misure contro gli abusi nella Chiesa. "Ci saranno procedure chiare con un gruppo di esperti svilupperà linee guida vincolanti per la gestione dei casi di abuso, che saranno attuate entro la fine del 2025". Inoltre, è previsto il "il perseguimento coerente dei casi sospetti, sarà istituito interdisciplinare per esaminare con effetto immediato tutti i casi di sacerdoti accusati ancora in vita e proporre misure per i passi successivi da intraprendere".

Migliorare i servizi di ascolto e sostegno per gli abusati

 Monsignor Muser intende inoltre ottimizzare i servizi a sostegno di chi ha subìto violenze. "I compiti e le responsabilità del Centro di ascolto, del Servizio di intervento e del Servizio di prevenzione saranno riesaminati e migliorati. Verrà istituito un team di intervento per preparare le decisioni in modo professionale".

Donne in posizioni importanti della Curia

 Il vescovo altoatesino ha poi annunciato di voler potenziare la presenza di donne in posizioni dirigenziali. "Il rafforzamento delle donne nelle posizioni guida in ambito ecclesiale viene ulteriormente promosso. Quattro dei nove uffici della Curia vescovile sono già diretti da donne e la diocesi sta pianificando programmi per la promozione delle donne in posizioni guida", ha aggiunto.

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