Le coppie che, a causa della pandemia e delle guerre, hanno subito ritardi nell'adottare bambini all'estero possono chiedere un contributo economico. Ma bisogna affrettarsi
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Sono quasi mille le coppie italiane che, a causa di guerre o condizioni straordinarie come la pandemia di Covid-19, hanno visto slittare per mesi la possibilità di finalizzare l'adozione di un bambino in un Paese estero. Per aiutarle, il Governo ha messo a disposizione un bonus adozioni internazionali, per il quale sono stati stanziati 4,37 milioni di euro. A seconda della situazione, gli aspiranti genitori potrebbero ricevere un contributo che va da 3.500 euro fino a 6.500. Ma per richiederlo resta poco tempo: le domande vanno inviate entro il 5 ottobre.
Secondo i dati della Commissione per le adozioni internazionali le famiglie che potrebbero ottenere un beneficio dal bonus sono 980. Tra queste, la maggior parte sono impegnate in procedure di adozione in Paesi come Cina (86), Russia (92), Ucraina (42) e Bielorussia (203). A causa della pandemia di Covid e della difficile situazione geopolitica, tutte hanno subito ritardi e disagi, anche psicologici. Da qui la decisione di istituire un contributo per aiutarle.
Per chiedere il contributo non è necessario dimostrare di essere una famiglia in difficoltà economiche. Infatti, tra i requisiti non figurano limiti reddituali o il possesso di un modello Isee. Non sono, poi, previsti limiti di età. La domanda può essere presentata da quegli aspiranti genitori che, a causa di una complicata situazione geopolitica o di condizioni straordinarie, hanno subito ritardi e disagi nelle procedure di adozione e non sono riuscite a concludere l'iter adottivo entro il primo gennaio 2024, con conseguente aggravio di costi. Queste famiglie possono inoltrare la richiesta del bonus adozioni attraverso il sistema online “Adozione Trasparente” del Dipartimento per le politiche della famiglia. Ma devono sbrigarsi: la possibilità di chiedere l'aiuto era stata aperta lo scorso 8 luglio e scade il 5 ottobre. Nel caso di dubbi, gli interessati possono chiedere chiarimenti inviando una e-mail all'indirizzo indicato sul sito e indicando nell'oggetto la dicitura “quesito DM contributo”.
Il Governo ha stanziato 4,37 milioni di euro. La Presidenza del Consiglio ha allocato questa cifra destinata a coprire le spese legate alle adozioni internazionali, inserendo la somma nel bilancio 2024. Ma l'entità del bonus non sarà uguale per tutte le famiglie: l'importo dipende dalla complessità della situazione adottiva e dal Paese di provenienza del bambino. In particolare, chi ha avviato la pratica di adozione prima del 30 gennaio 2020, cioè quando l'Organizzazione mondiale della Sanità dichiarò l'emergenza pandemica, potrà ottenere fino 3.500 euro. Chi, invece, ha adottato da Paesi “problematici”, potrà ottenerne 5mila (5.000 euro). Infine, per gli aspiranti genitori che hanno fronteggiato non solo l'emergenza pandemica, ma anche le complicazioni geopolitiche dovute, per esempio, alla guerra tra Russia e Ucraina, il bonus raggiunge quota 6.500 euro. Tutte le informazioni in proposito sono, comunque, disponibili sul sito della Commissione per le adozioni internazionali, dove il contributo può essere richiesto.
Come detto, il bonus riguarda quelle coppie che hanno subito ritardi e disagi, anche economici, nell'adozione internazionali a causa della situazione geopolitica – per esempio, per Paesi come Cina, Russia, Ucraina e Bielorussia - e della pandemia. In particolare, il ministro per la famiglia, la natalità e le pari opportunità, Eugenia Maria Roccella, lo scorso luglio ha precisato che il governo è impegnato al massimo «per cercare di sbloccare le situazioni critiche a causa delle tensioni geopolitiche, per aprire canali adottivi con nuovi Paesi e per sostenere le coppie, soprattutto a fronte di particolari disagi». Ha aggiunto: «Il felice esito dell'adozione dei bambini di Haiti, arrivati in Italia all'inizio del mese di luglio, testimonia questo impegno». Quindi, ha ricordato che il nostro Paese ha «un'importante tradizione di solidarietà e strutture all'altezza, e lo dimostra il fatto che nonostante le guerre e la pandemia il livello delle adozioni ha tenuto, al contrario di quanto accaduto altrove».
Le richieste del contributo vanno inviate esclusivamente per via telematica. In particolare, bisogna inoltrarle online entro e non oltre le 23:59 del 5 ottobre 2024. La domanda è valida solo se inoltrata in modalità digitale. Il sito al quale bisogna connettersi per presentare la richiesta è il portale della Commissione per le adozioni internazionali. Qui le coppie che vogliono accedere al contributo devono seguire una procedura online disponibile attraverso il sistema “Adozione Trasparente”. Per autenticarsi è necessario essere in possesso di credenziali Spid o della Carta di identità elettronica Cie. Le coppie dovranno includere alla domanda tutta la documentazione richiesta, pena l'inammissibilità della richiesta.
Dal momento della chiusura delle richieste, la Commissione per le adozioni internazionali ha 60 giorni di tempo per valutare l'ammissibilità delle istanze. In caso di esito positivo, il contributo economico verrà erogato direttamente sull'Iban indicato al momento della richiesta. Secondo quanto spiegato dal ministro Eugenia Roccella, le coppie che chiedono il bonus per le adozioni internazionali potranno accedere, se in possesso dei requisiti, anche ad altri bonus 2024 e aiuti per le famiglie, come l'Assegno Unico Universale.