Vale fino al 31 dicembre 2024

Bonus tende da sole 2024: requisiti e come ottenerlo

Fino al 31 dicembre si possono chiedere le detrazioni fiscali per l'acquisto di tende, pergole e gazebo che schermino i raggi solari: cosa c'è da sapere SOMMARIOChe cosa è il bonus tende da sole 2024Bonus schermature solari 2023 e 2024: a quanto ammontaBonus tende da sole 2024: come funziona e quando scadeChi può chiederloIncentivi tende da sole: requisiti richiestiSpese ammissibiliQuali documenti servonoAgenzia delle Entrate, come si chiede il bonus

17 Apr 2024 - 16:48
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C'è tempo fino al 31 dicembre 2024 per ottenere la detrazione fiscale del 50% sull'acquisto di tende, pergole e gazebo che schermino i raggi solari e aiutino a ridurre il riscaldamento delle proprie abitazioni e, di conseguenza, a risparmiare sulle bollette dell'energia. Il bonus tende da sole, che rientra tra gli Ecobonus per il risparmio energetico, può raggiungere un importo massimo di 30mila euro, ma i prodotti acquistati devono rispondere a determinati requisiti.

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Quali bonus ci sono nel 2024 per la casa?

 Anche per quest'anno restano in vigore diversi bonus: dalla misura per le mamme lavoratrici alla carta spesa "Dedicata a te", dal bonus psicologo a quello per le gite scolastiche. In particolare, i contribuenti possono richiedere diverse agevolazioni fiscali dedicate agli immobili. Tra gli Ecobonus rientrano gli aiuti per le spese sostenute per tende da sole e gazebo. I Sismabonus, previsti anche nel Superbonus, prevedono agevolazioni per gli interventi antisismici. Poi c'è il Bonus casa per la ristrutturazione edilizia, innalzato al 50% con 96mila euro, mentre per gli interventi di eliminazione delle barriere architettoniche si può arrivare fino al 75% delle spese sostenute. I bonus mobili ed elettrodomestici, che prevedono una detrazione per l'acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, e il bonus sicurezza.

Cosa rientra nel bonus sicurezza 2024?

 Questa agevolazione può essere richiesta per il rafforzamento, sostituzione o installazione di cancellate o recinzioni murarie degli edifici; l'apposizione di grate sulle finestre o loro sostituzione; porte blindate o rinforzate; apposizione o sostituzione di serrature, lucchetti, catenacci, spioncini; installazione di rilevatori di apertura e di effrazione sui serramenti; apposizione di saracinesche; tapparelle metalliche con bloccaggi; vetri antisfondamento; casseforti a muro; fotocamere o cineprese collegate con centri di vigilanza privati; apparecchi rilevatori di prevenzione antifurto e relative centraline. Queste spese sono detraibili dall’Irpef nella misura del 50%, entro il limite di 96mila euro.

Che cosa è il bonus tende da sole 2024

 Si tratta di una delle agevolazioni fiscali previste per la ristrutturazione edilizia e l'efficientamento energetico. Il bonus riguarda l'acquisto e l'installazione di schermature solari o chiusure oscuranti, il cui scopo deve essere quello di proteggere le case e alcune zone della propria abitazione dai raggi del sole in modo da agevolare il risparmio energetico. L'agevolazione è stata disciplinata per la prima volta dal decreto interministeriale del 6 agosto 2020. La misura è stata poi rinnovata dalla legge di bilancio 2021. Successivamente, la legge di bilancio 2022, che ha confermato diversi bonus, ha esteso la validità anche alle spese sostenute nel 2023 e nel 2024.

Bonus schermature solari 2023 e 2024: a quanto ammonta

 I prodotti che rientrano in questo tipo di aiuto sono stati elencati in un vademecum diffuso dall'Enea, che vale ancora per il 2024. L'agevolazione consiste in una detrazione d'imposta pari al 50% delle spese totali sostenute per unità immobiliare, fino a un massimo di spesa di 60mila euro. In totale, quindi, la somma detraibile in sede di dichiarazione dei redditi 2024 (qui tutte le novità per presentarla) sarà fino a 30mila euro, cioè il 50% di 60mila. Una particolarità di questo bonus è che lo stesso proprietario può richiederlo per più immobili, a condizione che siano intestati a lui. In questo caso, l'importo massimo detraibile di 30mila euro resta valido per ogni singola dimora.

Bonus tende da sole 2024 e sconto in fattura: come funziona e quando scade

 L'agevolazione fiscale per l'acquisto e l'installazione di tende da sole, gazebo e pergole consiste in un “rimborso” fiscale che si otterrà a rate, in dieci anni, sotto forma di detrazione Irpef. Questo significa che non si avrà un risparmio immediato. L'agevolazione può essere richiesta fino al 31 dicembre. Fino al 4 aprile è stato possibile ottenere lo sconto in fattura o la cessione del credito, per esempio grazie al Superbonus, ma queste opzioni, che valevano per gli interventi realizzati prima del 17 febbraio 2023, sono state eliminate dal decreto blocca cessioni, poi convertito in legge.

Enea, tende da sole 2024 e pergole: un esempio pratico

 Per capire come funziona il bonus tende, gazebo e pergole 2024 si può prendere ad esempio una persona fisica, cioè un proprietario di immobile che spende 10mila euro per installare le tende da sole. Al momento della dichiarazione dei redditi avrà diritto al 50% di detrazione fiscale, dunque a 5mila euro che verranno erogati in dieci anni. In pratica ogni anno, a partire da quello successivo al momento in cui è stata sostenuta la spesa, e per dieci anni otterrà una detrazione Irpef di 500 euro

Bonus tende da sole senza ristrutturazione: scadenza

 L'agevolazione può essere richiesta fino al 31 dicembre 2024. Infatti, la legge di bilancio 2022 ha esteso la durata del bonus anche per le spese sostenute nel 2023 e nel 2024. E la legge di bilancio 2024 non ha previsto lo stop di questa misura.

Chi può chiedere il bonus tende da sole per case, balconi, gazebo e pergole nel 2024?

 Come precisato nella guida dell'Enea, possono accedere alla detrazione prevista i contribuenti che siano: proprietari di singole unità immobiliari residenziali, compresi i familiari come il coniuge e parenti entro il terzo grado. Coloro che siano proprietari di parti comuni di edifici residenziali, quindi i condomini. I richiedenti devono possedere un diritto reale sulle unità immobiliari che costituiscono l’edificio. Inoltre, devono avere sostenuto fino al 31 dicembre 2024 le spese di riqualificazione energetica. Infatti, questa misura rientra negli Ecobonus, e anche nel Superbonus 2024. Per chiedere il bonus non serve presentare l'Isee.

Incentivi tende da sole: requisiti richiesti

 La guida Enea precisa anche il tipo di prodotti che rientrano in questa detrazione. Si tratta dei sistemi di schermatura previsti dall'allegato M al Decreto Legislativo 29 dicembre 2006, n. 311. Di che cosa si tratta? Tende solari, schermature solari, tapparelle o altre coperture fisse interne o esterne. Non tutte le “schermature”, però, danno diritto al bonus. L'Enea ha precisato che le tende, gazebo o pergole devono “essere applicate in modo solidale con l’involucro edilizio e non liberamente montabili o smontabili dall’utente”. Inoltre, devono proteggere una superficie vetrata attraverso la quale, altrimenti, passerebbero i raggi solari. Vanno installate all'interno o all'esterno della superficie vetrata di edifici esistenti. Devono essere schermature “tecniche” e mobili.

Le tende da sole sono detraibili: regole per le schermature oscuranti

 Persiane, avvolgibili e tapparelle possono essere installate come autonome oppure in combinazione con vetrate. Qualora si andasse a effettuare una semplice sostituzione di schermature oscuranti, la nuova installazione dovrà possedere un valore della resistenza termica supplementare superiore a quella della precedente installazione. Lo scopo, infatti, è che venga conseguito un risparmio energetico. Non sono previste limitazioni agli orientamenti per questo tipo di schermature.

Tende da sole e risparmio energetico: regole per le “schermature solari”

 Tende da sole, veneziane, tende a rullo, tende a bracci devono avere un orientamento che va da “est” a “ovest”, passando per “sud”. Risultano, quindi, esclusi dal bonus gli orientamenti “nord”, “nord-est” e “nord-ovest”. La guida Enea, poi, precisa che il valore del fattore di trasmissione solare totale di queste schermature, accoppiato al tipo di vetro della superficie vetrata protetta, deve essere inferiore o uguale a 0,35. Questa misura viene valutata con riferimento al vetro tipo C secondo la norma Uni En 14501. Infine, è necessario rispettare le norme vigenti in materia urbanistica, edilizia, di efficienza energetica e di sicurezza, e gli edifici per i quali si richiede il bonus devono essere già accatastati, o con richiesta di accatastamento in corso, alla data di inizio lavori. Inoltre, i richiedenti devono essere in regola con il pagamento di eventuali tributi.

Ci sono limiti di spesa?

 Sì, a parte il limite di spesa massimo pari a 60mila euro, le norme prevedono che la spesa massima non dovrà superare 276 euro a metro quadrato per ogni tenda.

Spese ammissibili

 Si può chiedere la detrazione per questo tipo di spese: smontaggio e dismissione di analoghi sistemi preesistenti; fornitura e posa in opera di schermature solari o chiusure oscuranti tecniche; fornitura e messa in opera di meccanismi automatici di regolazione e controllo delle schermature; prestazioni professionali, come per esempio la produzione della documentazione tecnica necessaria, la direzione dei lavori e così via, e le opere provvisionali e accessorie.

Quali documenti servono

 Per ottenere il bonus tende da sole 2024 bisogna che i pagamenti siano tracciabili. Sono ammessi quelli effettuati con carte di credito o debito oppure bonifici postali o bancari dedicati ai sensi della Legge 296 del 2006. Questi ultimi devono recare la causale del versamento, con indicazione degli estremi della norma, il codice fiscale del beneficiario della detrazione, il numero e la data della fattura e il numero di partita Iva o il codice fiscale del soggetto destinatario del singolo bonifico. Non sono ammessi i pagamenti in soldi contanti e bisogna conservare le fatture delle spese sostenute. Bisogna conservare i documenti del pagamento (per esempio, le copie dei bonifici) e le fatture, e la documentazione relativa alle opere effettuate. Tra i documenti amministrativi da conservare ci sono: nel caso di interventi sulle parti comuni condominiali, la delibera assembleare di approvazione di esecuzione dei lavori e la tabella millesimale di ripartizione delle spese. Qualora gli interventi siano effettuati dal detentore dell'immobile, è necessaria la dichiarazione del proprietario di consenso all’esecuzione dei lavori. Inoltre, la stampa della e-mail inviata dall'Enea e contenente il codice Cpid. Quest'ultimo costituisce una garanzia che la scheda descrittiva dell’intervento è stata trasmessa. 

Bonus tende da sole: i documenti tecnici

 Oltre ai pagamenti e alle fatture, bisogna conservare la stampa originale della scheda descrittiva dell'intervento, con riportato il codice Cpid assegnato dal sito Enea e firmata dal soggetto beneficiario. Necessaria anche l'asseverazione, che deve essere redatta da un tecnico abilitato ai sensi dell’articolo 8 del decreto interministeriale del 6 agosto 2020. L'asseverazione deve essere comprensiva del computo metrico, che deve attestare i requisiti e il rispetto dei costi massimi specifici unitari previsti dal decreto. Le schede tecniche dei componenti installati e marcatura Ce, con relative dichiarazioni di prestazione (DoP). Le attestazioni di prestazione per il fattore di trasmissione solare totale, calcolato secondo la Uni En 14500 per le schermature solari e della resistenza termica supplementare calcolata secondo la Uni En 13125 per le chiusure oscuranti con timbro e firma del produttore o rivenditore. Pe finire, per quanto riguarda le attestazioni, possono essere usate anche le indicazioni delle applicazioni ShadoWindow e Schermature oscuranti. Tutti i documenti elencati vanno conservati per cinque anni.

Agenzia delle Entrate, come si chiede il bonus

    Bisogna presentare in via telematica una comunicazione all'Enea. Per l'invio della documentazione bisogna collegarsi al sito web dell’Agenzia ed entrare nell'area utenti. Quindi, bisogna trasmettere la scheda descrittiva dell'intervento. Attenzione, questa procedura va eseguita entro 90 giorni dalla data di fine lavori o di collaudo delle opere. Questa comunicazione è obbligatoria per poter ottenere la detrazione da presentare tramite il modello Redditi Persone Fisiche (ex Unico) al momento della dichiarazione dei redditi.

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