Anche quest'anno è possibile usufruire dell'incentivo fiscale del 50% per l'acquisto e l'installazione di dispositivi anti-zanzare: cosa bisogna sapere
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Bonus zanzariere 2024: come funzionaEcobonus zanzariere senza ristrutturazione: requisitiAgevolazioni anti-zanzare 2024: limiti di spesaZanzariere, superbonus 2024: come funzionaBonus zanzariere 2024: come ottenerlo
Da un bel po' di anni, estate fa rima con zanzare. Installare le zanzariere è ormai necessario per poter trascorrere notti tranquille, e anche perché con i cambiamenti climatici cresce il rischio di malattie trasmesse da questi insetti. La buona notizia è che tra i bonus del 2024 c'è anche quello che permette di ottenere una detrazione del 50% della spesa sostenuta per l'acquisto e l'installazione delle indispensabili reti.
Non si tratta di un incentivo ad hoc. Infatti, questo beneficio fiscale è legato ai lavori per l'efficientamento energetico dell'immobile nel quale si vogliono installare le zanzariere. Quindi, per poter godere della detrazione fiscale è necessario che l'acquisto e l'installazione delle reti anti-zanzare rientri in interventi come l'Ecobonus o il Superbonus. Esiste, però una possibilità di ottenere il beneficio anche senza lavori di ristrutturazione. Infatti, in presenza di alcuni requisiti, le zanzariere possono essere fatte rientrare tra le schermature solari per le quali spetta una detrazione del 50 per cento nell'ambito dell'Ecobonus, la misura che permette anche di avere agevolazioni per chi rottama auto inquinanti.
Poiché il bonus è legato all'efficientamento energetico dell'immobile, anche le reti per tenere lontani i fastidiosi insetti devono rendere la nostra casa più efficiente da un punto di vista energetico. In alcuni casi, però, è possibile fare rientrare questi dispositivi di protezione dagli insetti tra le agevolazioni Irpef dell'Ecobonus, e dunque installarle senza bisogno di lavori di ristrutturazione edilizia. In questo caso, le zanzariere devono rispettare determinate caratteristiche elencate nell'articolo 5 del decreto del 6 agosto 2020 dell'allora Ministero dello Sviluppo economico. In particolare, devono schermare la luce solare, essere installate esclusivamente sulle esposizioni da est a ovest, passando per il sud; devono essere dotate di marchio CE; regolabili e fissate a protezione di una superficie vetrata, come una finestra o una portafinestra. Inoltre, devono possedere un indice Gtot inferiore a 0,35 per cento. Per chi non lo sapesse, l'indice Gtot è un indicatore che misura la capacità di ridurre l'ingresso di energia solare in un ambiente. In questo caso, la detrazione sarà del 50 per cento della spesa sostenuta. Stessa percentuale di detrazione è prevista, nell'ambito del bonus ristrutturazione, anche per le comuni zanzariere che non rispettano i requisiti di efficientamento. In questo caso, però, è necessario effettuare lavori di manutenzione straordinaria sull'immobile.
Oltre alla capacità di schermare il calore del sole, le reti devono proteggere una superficie vetrata come una finestra o una porta-finestra. Dunque, devono essere regolabili. Infine, vanno fissate. Infatti, non sono ammesse zanzariere smontabili.
Il bonus zanzariere per il 2024 permette di ottenere una detrazione Irpef su una spesa massima di 60mila euro per unità immobiliare. Questo limite comprende i soldi spesi per l'acquisto e l'installazione delle reti anzi-zanzare nuove, che devono possedere i requisiti elencati prima, e anche per l'eventuale smontaggio, rimozione e smaltimento dei vecchi dispositivi. Inoltre, come specificato dall'Agenzia delle Entrate nella circolare numero 17/2023: “Sono, in ogni caso, comprese tra le spese detraibili anche quelle relative alle prestazioni professionali che si rendessero necessarie”. Dunque, il limite di 60.000 euro comprende anche le altre opere accessorie, nonché il costo del professionista che sarà incaricato di effettuare la comunicazione Enea. Infatti, trattandosi di un beneficio fiscale legato all'Ecobonus o al Superbonus, al fine di poter godere della detrazione fiscale è necessario inviare una comunicazione all'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, cioè l'Enea, entro 90 giorni dal collaudo dei lavori. In questo caso, per esempio, l'importo di spesa sostenuto nel corso del 2023 va indicato nel Quadro E, nella Sezione IV del modello 730/2024, ai righi E61 e E62.
Le spese per l'acquisto e installazione delle zanzariere possono essere fatte rientrare, nel rispetto dei requisiti previsti dalle leggi, anche tra le maggiori agevolazioni del Superbonus. Per gli interventi realizzati nel 2024 la detrazione spetta nella misura del 70%. Nel 2025 scenderà al 65%. Inoltre, riguardano solo i lavori effettuati nei condomini. L'installazione di zanzariere è configurabile come intervento trainato, che deve essere realizzato congiuntamente ad almeno un intervento trainante.
Si tratta di una agevolazione fiscale. Dunque, per ottenerla bisogna richiederla al momento di compilare la dichiarazione dei redditi tramite 730 o tramite il modello Redditi. La detrazione ottenibile è Irpef oppure Ires, entrambe del 50%. La si può richiedere nel modello redditi dell'anno successivo a quello dell'acquisto e installazione e il bonus verrà ricevuto non in una unica soluzione ma ripartito in 10 quote annuali di pari importo. Ma attenzione: per poter chiedere la detrazione fiscale, è necessario avere pagato l'acquisto e l'installazione delle zanzariere con metodi di pagamento tracciabili, come il bonifico parlante, che consente di mantenere traccia sia dei dati del destinatario sia di quelli del contribuente che ha sostenuto le spese.
Il bonifico parlante deve contenere il codice fiscale del beneficiario della detrazione; il codice fiscale o la partita IVA del beneficiario del pagamento, la causale del pagamento, con il riferimento alle norme relative al bonus.
La misura principale è l'Assegno Unico Universale, che spetta a tutte le famiglie ed è modulato in base all'Isee. Poi il bonus asilo nido, che prevede un contributo per il pagamento delle rette dell’asilo nido, e il bonus gite scolastiche, per consentire alle famiglie in stato di necessità di far partecipare i propri figli ai viaggi di istruzione. Infine, il bonus mamme lavoratrici, che è arrivato nelle buste paga a maggio.