L'indagine continua

Brandizzo, è giallo sulla telefonata di Massa poco prima della strage: "Ho il lavoro sul binario, hanno il pass"

La chiamata non sarebbe custodita sui server di Rfi e quindi potrebbe essere stata fatta con un telefono privato. Gli inquirenti stanno cercando di risalire all'identità dell'interlocutore del tecnico indagato

08 Set 2023 - 11:14
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L'inchiesta sulla strage di Brandizzo (Torino), costata la vita a cinque operai, presenta un punto oscuro. Al vaglio degli inquirenti c'è una telefonata, fatta dal principale indagato per la tragedia, l'addetto Rfi al cantiere Antonio Massa. Quella sera, alle 23.20 Kevin Laganà registra un video Instagram: nei primi secondi del filmato in sottofondo si sente il tecnico parlare al telefono e dire: "Tanto io il lavoro ce l'ho sul binario pari, che c'hanno il pass". Un riferimento chiaro al cantiere di Brandizzo.

Chi è l'interlocutore di Massa?

  La chiamata non sarebbe custodita sui server di Rfi e quindi potrebbe essere stata fatta con un telefono privato. Al telefono con Massa sicuramente in quel momento non c'è Vincenza Rapaci, la dirigente di movimento che per tre volte nega l'autorizzazione a iniziare i lavori, chiedendo all'uomo di aspettare. Chi è allora l'interlocutore del tecnico? La sua identità a oggi è un giallo.

Dalla telefonata alla strage

Dalla telefonata alla strage La telefonata si chiude attorno alle 23.30. Come riporta La Stampa, subito dopo Massa si rivolge agli operai e dice: "Sul pari (il binario) abbiamo circolazione. Io guardo il segnale, appena vi dico via uscite da quella parte perché i treni passano da lì e a 40 (mezzanotte e quaranta, ndr) c'è l'ultimo. Tra una cosa e l'altra arriverà l'interruzione: se vi dico treno andate da quella parte"!. Alle 23.49 le telecamere della stazione ferroviaria inquadrano il convoglio che, pochi istanti dopo, travolgerà gli operai.

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Su quella telefonata si stanno concentrando gli inquirenti. Le indagini, intanto, vanno avanti. "Nei giorni scorsi - si legge ancora su La Stampa - gli investigatori della polizia giudiziaria hanno acquisito nella sede di Rfi a Torino tutti i piani di attività dei cantieri avviati in Piemonte dalla rete ferroviaria italiana. Si tratta di numerosissimi appalti".

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