Vicenda che va avanti da 12 anni

Briatore chiede allo Stato 12 milioni di euro di danni per la vendita all'asta dello yacht Force Blue

L'imbarcazione venne confiscata nel 2010 per reati fiscali. L'imprenditore era stato condannato in primo e secondo grado ma la Cassazione ribaltò le sentenze, prosciogliendolo da ogni accusa

22 Ago 2022 - 12:17
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Flavio Briatore torna a far parlare di sé dopo aver definito "sfigati e rancorosi" gli account social che avevano esultato per la tromba d'aria che aveva distrutto buona parte del Twiga. L'imprenditore piemontese è infatti pronto a chiedere 12 milioni di euro di danni allo Stato per la vicenda che riguarda uno suo yacht (il Force Blue), confiscato nel 2010 dalla guardia di finanza per reati fiscali e venduto all'asta. Briatore era stato condannato in primo e secondo grado ma la Cassazione ribaltò le sentenze, prosciogliendolo da ogni accusa.

Briatore chiede allo Stato altri 12 milioni - Come riportato da Il Fatto Quotidiano, dopo la condanna in Appello, lo Stato aveva venduto all'asta il Force Blue per 7 milioni di euro. Poi però è arrivata la pronuncia della Cassazione che ha ribaltato tutto. Briatore ha già incassato i proventi della vendita dal tribunale ma adesso pretende altri 12 milioni di euro, cioè la differenza con il valore di mercato dello yacht (circa 20 milioni), stimato da una perizia del tribunale di Genova. 

La tesi dei legali di Briatore - In questi giorni i suoi legali depositeranno il ricorso: la loro tesi è che il tribunale avrebbe dovuto attendere il giudizio della Cassazione prima di procedere all'asta e quindi lo Stato dovrebbe pagare altri 12 milioni di euro come atto di compensazione. In caso di rigetto di tale richiesta è pronta una causa civile di risarcimento danni contro lo Stato.

Flavio Briatore al GP di Monte-Carlo con tutte le sue ex

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La vicenda - Lo yacht Force Blue, lungo 62 metri, era stato sequestrato nel 2010 a La Spezia. Briatore fu accusato dalla guardia di finanza di aver "schermato la proprietà della barca per risparmiare le accise sul carburante, una frode ipotizzata da 3,6 milioni di euro". Dopo i primi due gradi di giudizio persi dall'imprenditore, la Cassazione interviene una prima volta con i reati fiscali che vengono prescritti. Resta però la confisca. A fine 2020, a causa dei costi di mantenimento elevati che rischiano di superare il valore del bene stesso, il tribunale mette la barca all'asta. Ma nel 2021 la Cassazione annulla anche la confisca, portando Briatore alla decisione di chiedere indietro tutta la somma della perizia. 

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