Il padre è contrario perché ritiene che il vaccino sia fonte di conseguenze spiacevoli, mentre la madre è favorevole
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Due ragazze di 12 e 14 anni hanno espresso ai propri genitori la volontà di vaccinarsi contro il Covid. Da questa richiesta, è nata una lite tra la madre, favorevole, e il padre, contrario. Diatriba che ha portato la famiglia in tribunale. E' accaduto a Cagliari. La giudice Chiara Mazzaroppi ha accolto il ricorso presentato dalla mamma delle giovani e ha autorizzato l'inoculazione.
Il caso - Come riporta L'Unione Sarda, la donna ha depositato il ricorso 10 giorni fa, il 4 agosto. Il 12, si è svolta l'udienza, durante la quale la giudice ha ascoltato la versione delle minorenni - assistite in aula dalla madre, che è anche il loro avvocato -, e dei genitori, che sono in via di separazione. Le giovani hanno detto di voler fare il vaccino per "tutelare la propria salute e quella dei soggetti deboli" e per "tornare a una vita normale". Il padre, invece, ha dichiarato di ritenere il vaccino non sicuro e fonte di conseguenze spiacevoli. Tesi non supportata dalla moglie.
La decisione - Il 13 agosto mattina, è arrivata la decisione. Dopo aver studiato il caso e valutato entrambe le tesi, la giudice ha accolto il ricorso della madre delle giovani ritenendo i "benefici della vaccinazione" superiori ai rischi in tutte le fasce di età e sottolineando, inoltre, che il padre non ha "evidenziato controindicazioni per la salute delle minorenni". Le ragazze hanno così potuto ricevere la prima dose.