Dall'esame effettuato dal medico legale sul corpo della vittima sono state riscontrate ferite riconducibili a una caduta dagli scogli
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Mercoledì, il cadavere di una donna di 28 anni, Manola Mascia, è stato recuperato dalla Guardia costiera nelle acque di Cala Fighera, a Cagliari. L'allarme è stato lanciato da un escursionista che ha notato il corpo galleggiare. Sul posto è stata subito inviata una motovedetta della Capitaneria di porto, che ha recuperato il cadavere e l'ha portato al molo del porto di Cagliari, dove ha sede la Guardia costiera. Sul posto è arrivato anche il medico legale Roberto Demontis, con la polizia scientifica e la Squadra mobile della Questura di Cagliari. Vicino al corpo di Mascia è stato trovato il borsello con il portafoglio e i documenti del fidanzato della donna, il 32enne Paolo Durzu. Dell'uomo non si hanno notizie da martedì e sono state avviate le ricerche. Si ipotizza che i due ieri fossero assieme.
La squadra mobile della Questura di Cagliari è al lavoro per ricostruire dettagliatamente l'episodio e capire cosa è accaduto. Nessuna pista viene scartata. Dall'esame effettuato dal medico legale sul corpo della vittima sono state riscontrate ferite riconducibili a una caduta dagli scogli.
Le ricerche dell'uomo non sono rese facili dalle condizioni meteo: un metro e mezzo d'onda con vento a 25 nodi da sud est. Al momento in mare o in spiaggia non sono state trovate altre tracce del giovane. La squadra mobile, coordinata da Davide Carboni, ha lavorato tutta la notte per rintracciare Durzu, ma inutilmente.
Mascia e Durzu erano fidanzati da diverso tempo e si erano allontanati assieme già da martedì. Il mancato rientro di entrambi nelle rispettive abitazioni a Cagliari e Quartu aveva allarmato le famiglie. I rapporti tra Paolo e Manola, da quanto si apprende, erano buoni. Bisognerà attendere adesso l'esito delle ricerche e lo sviluppo degli accertamenti investigativi e medico legali per capire cosa è accaduto.