Calabria, la Madonna delle Grazie "si inchina" davanti alla casa del boss
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Durante la processione la statua è stata fermata, per alcuni secondi, davanti all'abitazione di Peppe Mazzagatti, capo dell'omonimo clan della 'ndrangheta di Oppido Mamertina. Indignazione degli uomini dell'Arma dei Carabinieri che hanno abbandonato la celebrazione religiosa. il ministro dell'Interno Alfano: "Rituale ributtante". A Campobasso, invece, i detenuti disertano la messa
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Polemiche a Oppido Mamertina dove la processione della Madonna delle Grazie si è fermata davanti all'abitazione del boss della 'ndrangheta Peppe Mazzagatti, di 82 anni, ai domiciliari per motivi di salute, scatenando le critiche delle autorità. Allo stop è seguito anche l'inchino della statua in omaggio al capo clan. Il gesto ha fatto irritare il comandante della stazione dei carabinieri del paese reggino, che si è allontanato in segno di dissenso.
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Altri due carabinieri, invece, hanno documentato l'accaduto e gli esiti dei loro appunti sicuramente confluiranno in una relazione di servizio che sarà inviata alle autorità di ordine pubblico. Lo ha riportato il Quotidiano della Calabria. Il corteo religioso, giunto nei pressi dell'abitazione di Peppe Mazzagatti, condannato all'ergastolo per omicidio e associazione per delinquere, si è fermato per circa trenta secondi. La statua della Madonna delle Grazie, portata da numerose persone, era preceduta da alcuni sacerdoti e da un gruppo di amministratori locali.
Pochi giorni fa, invece, un altro gesto eclatante è avvenuto in Molise dove i detenuti del carcere di Campobasso hanno disertato la messa, dopo la scomunica del Papa nei confronti dei mafiosi.
La Bindi ringrazia i carabinieri per aver dimostrato senso dello Stato - La presidente della Commissione parlamentare Antimafia, Rosy Bindi, ha telefonato al maresciallo dei carabinieri, Andrea Marino, per ringraziarlo per la lealtà alle istituzioni e il senso dello Stato dimostrati in occasione della processione della Madonna delle Grazie a Oppido Mamertina. "Quanto è avvenuto nel corso della processione sconcerta e addolora - dichiara la Bindi - e la Commissione antimafia intende approfondire i fatti incontrando anche il maresciallo Marino".
Alfano: "Rito deplorevole" - Il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, ha ammonito il rituale religioso: "Deplorevoli e ributtanti rituali cerimoniosi", ha ribadito. Il ministro si è poi complimentato con i carabinieri che hanno preso le distanze da quelli che lui giudica "atti incommentabili".
Famiglia Cristiana: "Sconcertante" - "Sconcertante". Così Famiglia Cristiana definisce la decisione di fermare la processione di Oppido Mamertina davanti alla casa del boss. "Nessuna attenuante dopo le parole di Francesco", scrive il giornale dei Paolini sul sito Internet. Sulla "rivolta" contro la scomunica del Papa dei detenuti di Larino (Campobasso), molti dei quali condannati per reati di mafia, Famiglia Cristiana afferma: "Oscilla tra la ritorsione e lo smarrimento. Forse considerano la scomunica un affronto".
Solo 15 giorni fa papa Francesco aveva scomunicato i mafiosi - Sono trascorsi solamente quindici giorni da quando Papa Francesco, nel corso della messa nella spiana di Sibari, ha scomunicato i mafiosi. Papa Bergoglio, al termine della visita pastorale nella diocesi di Cassano allo Jonio, aveva lanciato la scomunica per i mafiosi e la richiesta di combattere la 'ndrangheta perché adora i soldi e disprezza il bene. "Quando non si adora il Signore - aveva detto il Papa - si diventa adoratori del male, come lo sono coloro che vivono di malaffare, di violenza, la vostra terra, tanto bella, conosce le conseguenze di questo peccato. La 'ndrangheta è questo: adorazione del male e disprezzo del bene comune. Questo male va combattuto, va allontanato, bisogna dirgli di no. La Chiesa che so tanto impegnata nell'educare le coscienze, deve sempre più spendersi perché il bene possa prevalere. Ce lo chiedono i nostri ragazzi". "Quelli - aveva concluso - che non sono in questa strada di bene, come i mafiosi, questi non sono in comunione con Dio, sono scomunicati".
Gratteri (Dda): "Sfida alle parole del Papa" - "Le parole del Papa sono state ascoltate da tutti ma poi in pratica non sono osservate. Quanto accaduto appare come una sfida a quelle parole". Lo ha detto all'Ansa il Procuratore aggiunto della Dda di Reggio Calabria, Nicola Gratteri, circa la vicenda di Oppido Mamertina. "Il Papa - ha aggiunto - non ha rivolto un invito ma ha intimato a tutti di comportarsi da cristiani. Bene il comportamento dei Carabinieri che hanno capito quanto stava accadendo. La Procura farà il suo lavoro". "Mi auguro che la chiesa non abbia tentennamenti così come accaduto per la Vara (la sacra effige della Madonna, ndr) portata a spalle da gente che si professa cristiana ma che di cristiano non ha proprio nulla".
Il vescovo: "Prenderemo provvedimenti" - "Il fatto è grave e prenderemo dei provvedimenti". Lo ha detto all'Ansa il vescovo della Diocesi di Oppimo-Palmi, mons. Francesco Milito, dopo l'omaggio della processione alla casa di un boss a Oppido Mamertina "Abbiamo appreso stamane - ha aggiunto - di quanto è accaduto. In tempi brevi prenderemo tutte le informazioni in modo da avere un quadro completo, sia sui fatti che sulle persone, di quanto è accaduto. La cosa certa è che prenderemo dei provvedimenti".