Il clan era attivo in provincia e con ramificazioni nel Nord Italia. L'operazione ha coinvolto un centinaio di carabinieri. In manette anche un avvocato
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Sedici persone sono state arrestate dai carabinieri durante un blitz a Crotone: si tratta di presunti capi e gregari della cosca facente capo alla famiglia di 'ndrangheta "Grande Aracri", attiva in provincia e con ramificazioni nel Nord Italia. In manette è finito anche un avvocato, con l'accusa di fare parte della cosca.
L'operazione, denominata "Kiterion II", ha visto la partecipazione di un centinaio di carabinieri. L'indagine ha consentito di far luce sulle attività intimidatorie e predatorie del clan, compreso l'omicidio di un vecchio boss del Crotonese ritenuto esponente di spicco della vecchia guardia 'ndranghetista.
Gli arresti sono stati ordinati dalla Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Catanzaro per i reati di associazione mafiosa, estorsione, usura e omicidio.
Secondo l'accusa, il legale arrestato avrebbe prestato la sua attività per le operazioni finanziarie della cosca e per cercare di condizionare le decisioni della Corte di Cassazione al fine di ottenere sentenze favorevoli. Nell'inchiesta, comunque, non è coinvolto nessun magistrato.