aggressione ad agosto

Crotone, giovane in coma dopo aggressione: arrestate madre e figlia

Davide Ferrerio, il 20enne di Bologna, fu picchiato per uno scambio di persona. Le due donne sono accusate di concorso anomalo in tentato omicidio. La madre del giovane aveva scritto al ministro Nordio

11 Nov 2022 - 19:33
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A Crotone la polizia ha arrestato due donne nell'ambito delle indagini per l'aggressione a Davide Ferrerio, il 20enne di Bologna, finito in coma perché picchiato brutalmente forse per uno scambio di persona. Le donne, una di 41, condotta in carcere, e la figlia, di 17, portata in una casa protetta, sono accusate di concorso anomalo in tentato omicidio. Le due sono gravemente indiziate di aver fornito un contributo attivo e consapevole all'aggressione subita l'11 agosto dal giovane. 

La madre della vittima ha scritto al ministro Nordio - Il 20enne è ora ricoverato in coma nel reparto di Rianimazione dell'ospedale Maggiore di Bologna. Giuseppina Orlando, la madre di Davide Ferrerio, aveva scritto nei giorni scorsi al neoministro della Giustizia Carlo Nordio. La donna aveva chiesto, in particolare, al ministro che, oltre a Nicolò Passalacqua, 22 anni, ritenuto il responsabile del pestaggio, arrestato con l'accusa di tentato omicidio ed attualmente in carcere, venisse indagato, per concorso in tentato omicidio, anche un 31enne, vero obiettivo dell'aggressione, che da qualche tempo aveva rivolto le sue attenzioni alla fidanzata di Passalacqua. 

Il ruolo delle due donne - Le due donne arrestate, insieme al fidanzato della 17enne, erano andate a un appuntamento per conoscere il giovane bolognese che da tempo intratteneva con la ragazza conversazioni sui social. Ferrerio era nella città calabrese in vacanza con la famiglia. Il gip del tribunale di Crotone ha emesso due ordinanze di custodia cautelare in carcere per la donna e la figlia con l'accusa di aver fornito un contributo attivo e consapevole alla violenta aggressione subita dal giovane, raggiunto dalla furia di calci e pugni da parte di Nicolò Passalacqua, fidanzato della 17enne.

Dalle indagini svolte dalla procura di Crotone e quella per i minorenni di Catanzaro emergerebbe che le due donne avrebbero avuto un ruolo importante nell'aggressione prima e nel favoreggiamento del Passalacqua, poi arrestato. Il gip non ha invece ritenuto sufficienti gli indizi raccolti a carico di un terzo soggetto presente ai fatti.

Scambio di persona - Dall'analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza e dei cellulari delle persone coinvolte nella vicenda, oltre che dalle deposizioni delle persone informate sui fatti, è emerso, infatti, che Ferrerio e la persona che lo ha aggredito non si conoscevano neppure e che Passalacqua aveva incontrato causalmente il 20enne, colpendolo poi ripetutamente con una serie di pugni,  ritenendo erroneamente che fosse lui la persona che, tramite social, aveva dato poco prima appuntamento alla ragazza cui era interessato. Davide Ferrerio è diventato così la vittima incolpevole di un errore di persona provocato da chi aveva realmente dato appuntamento alla ragazza e che ha fatto in modo che la reazione di Passalacqua venisse messa in atto ai danni del 20enne bolognese e non contro di lui.

Legale del padre: "Bene arresti" - "La Procura ha accolto la richiesta degli avvocati della difesa che hanno prodotto una memoria per sottolineare come le due donne fossero responsabili del tentato omicidio quanto il Passalacqua". È quanto si afferma in una nota diffusa dall'avvocato Fabrizio Gallo, legale del padre di Davide Ferrerio. "Ho appreso la notizia - afferma l'avvocato Gallo - con estrema soddisfazione avendo avuto con il pubblico ministero uno scambio di idee che hanno portato il magistrato a ripensare sulle posizioni delle due donne e soprattutto sul ruolo della mamma, che, come si è sempre sostenuto, era la presunta mandante del brutale pestaggio che ha ridotto Davide in stato vegetativo". 

Le due donne arrestate, madre e figlia, si legge nella nota, "erano state lasciate in libertà in quanto, in un primo momento, accusate del solo reato di favoreggiamento". 

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