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Trenta dipendenti pubblici della "Casa di cura di Scilla", pari ai due terzi del personale, sono stati raggiunti da un avviso di conclusione indagini per truffa aggravata perché assenteisti. Grazie a riprese video e servizi di osservazione, pedinamento e controllo, durati 3 mesi, i finanzieri hanno accertato che gli indagati, grazie a favori reciproci, riuscivano ad assentarsi indisturbati dal luogo di lavoro anche per diverse ore al giorno.
Gli indagati falsificavano i brogliacci cartacei riportanti i turni di servizio e riuscivano ad assentarsi indisturbati dal luogo di lavoro anche per diverse ore al giorno. Alcuni impiegati, addirittura, non facevano neppure ingresso nella struttura sanitaria sebbene figurassero regolarmente in servizio.
I provvedimenti sono stati emessi a conclusione di un'indagine condotta dai finanzieri della Compagnia Pronto impiego del Comando provinciale di Reggio Calabria con il coordinamento del procuratore di Reggio Giovanni Bombardieri, dell'aggiunto Gerardo Dominijanni e del pm Diego Capece Minutolo.