La donna in collegamento con “Pomeriggio Cinque” in diretta dall’ospedale dove è ricoverata
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“Ho sentito speronarmi l’automobile ed ero certa fosse lui”. A parlare, dal centro grandi ustionati dell’ospedale di Bari dove è ricoverata, è Maria Antonietta, la donna bruciata viva a Reggio Calabria dall’ex compagno, Ciro Russo, evaso dai domiciliari appositamente per aggredirla. La donna ha voluto fortemente raccontare la sua versione in collegamento con “Pomeriggio Cinque” e riesce a fare un’analisi molto lucida di quei terribili momenti.
“Sapevo che era lui e sapevo che era lì per ammazzarmi. Ho visto le fiamme, ho iniziato a sentire un gran caldo e ho visto lui lanciare una bottiglia di liquido infiammabile contro l’auto e urlarmi: muori”. Ora Maria Antonietta dovrà subire altri interventi, anche se la prima fase del decorso sta procedendo bene. Ma cosa l’ha tenuta in vita: “Sono uscita di corsa dall’automobile e mi sono rifugiata in un negozio, mi sono vista alla specchio e mi sono detta: non è niente, devo sopravvivere per i miei figli”.