DOPO MESI IN INDAGINI

Incendi dolosi in Calabria, fermato il piromane seriale di Gioiosa Ionica: agiva per vendetta

Individuato il 60enne che da ottobre terrorizzava la comunità locale appiccando roghi alle autovetture. Undici i colpi messi a segno

09 Gen 2025 - 11:13

I carabinieri di Marina di Gioiosa Ionica (Reggio Calabria) hanno arrestato il piromane seriale che da ottobre 2024 ha appiccato una serie di incendi nella zona. L'inchiesta delle autorità ha messo in luce un "lucido piano criminale": undici roghi dolosi, ognuno dei quali più distruttivo e pericoloso del precedente, innescati su diverse auto. Il gip ha convalidato il fermo e disposto la custodia cautelare in carcere per l'uomo, che avrebbe agito per vendetta.

Arrestato un 60enne

 La spirale di incendi terrorizzava da tempo la comunità locale. A mettere a segno i roghi era un uomo di 60 anni residente in zona, che è stato arrestato e il cui fermo è stato convalidato dalla Procura di Locri. Il suo nome, legato a una serie di atti vandalici, è ora al centro di un'inchiesta che ha messo in luce un lucido piano criminale. 

La serie di incendi inizia il 14 ottobre

 La serie di incendi dolosi inizia la notte del 14 ottobre, quando la comunità di Marina di Gioiosa Ionica è costretta ad assistere a una repentina serie di attentati incendiari, che si moltiplicano nei mesi successivi. Undici gli episodi complessivi, commessi ai danni di altrettante autovetture che, oltre a danneggiare i proprietari dei veicoli, hanno anche messo in pericolo i residenti nelle case lambite dalle fiamme che divampavano sulle auto lasciate in sosta.

Agiva per vendetta

 Alcune macchine prese di mire erano di proprietà di avvocati, altre di semplici cittadini. Secondo le indagini, alla base di questi gesti c'erano vendetta e risentimento. Il piromane avrebbe agito spinto da tensioni personali con alcune delle sue vittime.

Il piano dell'arrestato

 Le indagini hanno evidenziato la pericolosità dell'autore dei roghi: il 60enne ha dimostrato di conoscere molto bene il territorio della cittadina e, con un comportamento sprezzante delle potenziali conseguenze dei suoi atti, ha continuato a pianificare con attenzione ogni singolo colpo. 

I roghi appiccati di notte

 L'uomo agiva di notte: appiccava un incendio e, poco dopo, subito un altro in un luogo molto distante, in modo da mettere in forte difficoltà le forze di soccorso e le pattuglie dell'Arma per gli interventi. E' stato il rinvenimento di un ordigno incendiario non innescatosi correttamente a consentire agli investigatori di acquisire elementi fondamentali contro il piromane. Nella sua abitazione sono stati trovati alcuni materiali che avrebbe utilizzato nei vari episodi incendiari durante i quali, tra l'altro, adottava diversi accorgimenti, come quello di coprirsi con un grande ombrello per evitare di essere riconosciuto attraverso le immagini riprese dai sistemi di videosorveglianza. 

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