"Oggi a Locri siamo tutti sbirri. Ricorderemo tanti nomi di esponenti delle forze dell'ordine che hanno perso la vita e nessuno li può etichettare e insultare". Così don Luigi Ciotti prendendo parte al corteo in ricordo delle vittime di mafia, organizzato dall'associazione Libera, di cui è presidente, e riferendosi alle scritte apparse lunedì nella città calabrese, "Più lavoro, meno sbirri".