Un'impresa truffa l'ente previdenziale con denunce fasulle che attestano l'impiego di lavoratori dipendenti. Incassati indebitamente assegni di disoccupazione, malattia e maternità
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Le fiamme gialle hanno smascherato una truffa ai danni dell'Inps effettuata da un'impresa del Cosentino attraverso 314 false assunzioni di lavoratori, con un danno alle casse dello Stato per 880mila euro: 316 le denunce. L'azienda aveva presentato all'Ente previdenziale fasulle denunce attestanti l'impiego di lavoratori dipendenti, mai avvenuto, al fine di consentire l'indebita riscossione a questi ultimi di indennità di disoccupazione, malattia e maternità.
Con modalità illecite, l'impresa aveva presentato all'ente previdenziale falsi contratti di comodato d'uso gratuito e/o appalto, relativi a proprietà nel territorio della Sibaritide e della Valle dell'Esaro, riconducibili anche a soggetti all'oscuro di tutto. Le indennità riscosse dai falsi lavoratori riguardavano gli anni 2012, 2013, 2014.
In collaborazione con gli uffici Inps di Cosenza e Castrovillari, i finanzieri calabresi hanno preventivamente analizzato tutta la documentazione amministrativa acquisita negli uffici previdenziali e assunto poi informazioni anche dai soggetti estranei alla truffa e falsamente indicati dai responsabili della società succedutisi nel tempo, riscontrando la mancata conoscenza delle false dichiarazioni inoltrate all'ente e dei contratti fasulli redatti.
L'analisi dei documenti ha per la precisione evidenziato la falsa dichiarazione e comunicazione dal datore di lavoro agli uffici preposti di 20mila giornate lavorative mai effettuate dai falsi operai, assunti solo "sulla carta".
Operazioni inesistenti e spese per il personale mai sostenute - E' stato accertato, inoltre, che l'impresa aveva emesso e annotato nella sua contabilità fatture per operazioni inesistenti, riguardanti prestazioni di servizi resi a terzi, per un importo complessivo di circa 200mila euro, come anche spese per il personale mai sostenute pari a 1.188.000 euro.
Denunciati anche i falsi operai - Al termine delle indagini, oltre ai due rappresentanti legali dell'impresa, sono stati denunciati anche i 314 falsi operai, anch'essi per il reato di truffa in concorso con i falsi datori di lavoro.