La Guardia di finanza avrebbe documentato l'assenza dal lavoro per 30 ore durante l'estate 2020. Truffa aggravata ai danni dello Stato tra i reati contestati
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E' stato interdetto per tre mesi per ripetute assenze dal servizio, ingiustificato allontanamento dal luogo di lavoro, false attestazioni di presenze. La misura cautelare riguarda un funzionario della polizia locale di Corigliano-Rossano (Cosenza) ed è stata emessa dalla Guardia di finanza della città calabrese su richiesta della Procura di Castrovillari. I finanzieri hanno infatti verificato diverse assenze del dipendente pubblico nell'estate 2020.
Trenta ore di assenza - Mediante verifiche video e servizi di osservazione e pedinamento, oltre che riscontri documentali, la Gdf ha verificato l'assenza del vigile per circa 30 ore lavorative, durante le quali il funzionario avrebbe raggiunto un vicino centro commerciale o sarebbe rientrato a casa prima del termine del turno di servizio.
Complicità di altri agenti - Nella stessa indagine è stata inoltre scoperta la complicità di altri agenti che, in più occasioni, avrebbero timbrato il badge dell'uomo, oltre alla falsità di alcuni verbali redatti da una commissione nominata per procedere all'assunzione di personale nel periodo estivo: di tale commissione faceva parte anche il funzionario finito sotto indagine.
La misura del gip - Il gip ha quindi disposto per lui la misura interdittiva della sospensione dal pubblico servizio per tre mesi, mentre gli altri soggetti risultano indagati a piede libero. I reati contestati sono truffa aggravata ai danni dello Stato e fraudolenta attestazione della presenza in servizio.