Ecco come il primo cittadino di Riace è riuscito a trasformare l'immigrazione da problema a salvezza della città calabra in via di spopolamento
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Il nome di Mimmo Lucano non arriva alle cronache solo nel giorno dell'arresto da parte della Guardia di Finanza per favoreggiamento dellʼimmigrazione clandestina. Il sindaco di Riace (subito posto ai domiciliari su disposizione della Procura di Locri) ha fatto dell'accoglienza dei migranti la sua crociata personale e politica. Un impegno questo che nel 2016 gli è valsa l'inclusione da parte della rivista americana "Fortune" nella classifica dei 50 personaggi più potenti nel mondo.
La seconda vita di Riace - Il primo cittadino è l'artefice del salvataggio di Riace dallo spopolamento completo. L'obiettivo è stato raggiunto accogliendo - a partire dal 1998 - centinaia di immigrati e aiutandoli ad avviare svariate attività economiche, soprattutto artigianali. In cambio di formazione le persone integrate hanno recuperato gli antichi mestieri che stavano scomparendo e recuperato le abitazioni in stato di abbandono. La questione dell'integrazione è stata insomma ribaltata: da problema sociale i migranti sono diventati l'occasione per difendere e rafforzare la comunità.
Tra le iniziative promosse da Lucano in favore degli stranieri anche una "moneta", sotto forma di banconote fatte stampare dal Comune, per effettuare acquisti di generi di prima necessità nei negozi appositamente convenzionati con l'ente. I titolari dei negozi venivano poi rimborsati dal Comune nel momento in cui arrivavano i fondi europei per l'accoglienza. Sulle banconote Lucano fece stampare le foto di personaggi-simbolo, come Che Guevara a Martin Luther King.
La fiction Rai - A sancire la popolarità di Lucano è stata la scelta della Rai di dedicargli la fiction "Tutto il mondo è paese" con Beppe Fiorello a vestire i panni del sindaco. La messa in onda delle puntate, tuttavia, è stata bloccata nel momento in cui si è appreso dell'inchiesta sui presunti illeciti. "Sono assolutamente rispettoso delle decisioni che saranno prese dalla magistratura", ha commentato Lucano. "Quello che posso dire è che così come rispetto le decisioni della Rai in merito alla fiction non riesco però a capire quale sia il collegamento tra il programma e l'esito dell'inchiesta".
E proprio il popolare attore è stato tra i primi a esporsi sui social network in difesa del sindaco di Riace: "Crederò in te più di prima. Qualcuno si porterà sulla coscienza la vita di un uomo straordinario, io lo so che Mimmo non sopporterà questa vergogna, ora cerco parole per difenderlo ma mi rendo conto che non va più difeso, va amato come lui ama il prossimo". E appellandosi addirittura a Papa francesco, Fiorello conclude: @Pontifex_it a lei la parola, la spieghi lei a questa politica la differenza tra accogliere i bisognosi e favorire le mafie.
Sulla stessa lunghezza d'onda il tweet di Alessandro Gassman che ha scritto: "#MimmoLucano favoreggiamento all’integrazione #stayhuman".