In manette sono finite nove persone, tra cui politici, imprenditori e amministratori. Sequestrati beni per circa due milioni di euro
Nove persone sono state arrestate in Calabria nell'ambito di un'inchiesta che ha portato alla luce l'ingerenza della potente cosca 'ndranghetista dei Mancuso nella gestione dei fondi della Comunità europea a sostegno delle famiglie in difficoltà. L'accusa è di minaccia ed estorsione aggravata dal metodo mafioso, corruzione, peculato e abuso d'ufficio. In manette anche l'ex assessore al Lavoro della Regione Calabria, Nazareno Salerno.
Le indagini hanno accertato l'esistenza di un comitato d'affari che distraeva i finanziamenti comunitari vincolati al progetto regionale 'Credito sociale', indirizzandoli su conti correnti di società private, anche all'estero. In manette sono finiti esponenti politici, imprenditori e amministratori pubblici della Regione Calabria, oltre a due soggetti contigui alla cosca Mancuso di Limbadi (Vibo Valentia). Disposto il sequestro preventivo di beni per un valore di circa 2 milioni di euro.