I tre hanno raccontato che hanno dovuto accompagnare l'assassino, sotto la minaccia del licenziamento
I tre presunti complici di Alex Orfei, il circense accusato dell'omicidio di Werner De Bianchi avvenuto in Calabria, sono stati individuati e fermati con l'accusa di concorso in omicidio: sono tutti romeni che lavorano nel circo dell'assassino. Due dei tre hanno raccontato di avere dovuto accompagnare Orfei sotto minaccia di licenziamento, e di aver picchiato la vittima anche quando ormai era già a terra.
La svolta nelle indagini sull'accoltellamento mortale di venerdì coordinate dal pm Margherita Callea, che ha sentito i tre fermati Iulian Andrei Dudu (27) Claudio Rotariu (21) e Dan Liviu Grandinaru (41), e condotte dagli agenti della Squadra mobile di Vibo Valentia, è avvenuta dopo la visione dei filmati della videosorveglianza e la raccolta di riscontri tra i dipendenti del circo Amedeo Orfei per il quale i tre lavorano.
Dudu e Rotariu, che si sarebbero presentati spontaneamente alla polizia, avrebbero riferito al magistrato "di avere dovuto accompagnare Orfei sul luogo dell'incontro con De Bianchi sotto la minaccia del licenziamento e di avere picchiato la vittima anche nel momento in cui si trovava per terra". Il terzo romeno ha raccontato di "avere assistito alla scena senza tuttavia prendervi parte".
Dalle indagini, inoltre, è emersa anche la collaborazione con gli investigatori di uno dei fratelli del presunto omicida, offerta allo scopo di fare luce sull'episodio. Il provvedimento di fermo è stato disposto poiché, secondo il pm, sussistono gravi indizi di reità e per il pericolo di fuga dei tre stranieri, tutti senza fissa dimora.