Uccide la madre che le vieta Fb, 17enne imperturbabile dopo il delitto
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La ragazza di Melito di Porto Salvo ha condotto la sua vita normalmente, si è anche fidanzata, prima di essere arrestata per l'omicidio
E' rimasta imperturbabile, come se non fosse accaduto niente. Dopo il delitto si è anche fidanzata. E' il quadro che emerge dall'analisi degli investigatori sulla 17enne di Melito di Porto Salvo (Reggio Calabria), che a maggio ha ucciso la madre dopo l'ennesima lite per i cattivi voti a scuola e che giovedì è stata arrestata. La ragazza già ripetente rischiava di essere bocciata di nuovo. Così la madre le aveva vietato di usare i social.
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Patrizia Crivellaro, 45 anni, infermiera, è stata uccisa il 25 maggio con un colpo alla nuca nella notte. La figlia ai carabinieri aveva raccontato di aver visto un'ombra nella notte dileguarsi. Poi di aver riconosciuto il cadavere della madre in una pozza di sangue e di aver chiamato il 118. Un racconto che non aveva convinto sin dall'inizio.
La 17enne fredda e impassibile dopo l'omicidio, ha proseguito la sua vita come se nulla fosse accaduto. Capelli viola-bianchi, a volte blu, sguardo lontano, sempre in disparte a scuola. Non parlava con nessuno. Solo le sue passioni per i manga, i giochi di guerra e i social l'accendevano. Si sentiva fiera del suo stile da harajuku girl (adolescenti giapponesi che vestono in maniera appariscente mischiando stili differenti).
Come scrive Il Corriere, qualcosa cambia dopo la morte della madre quando "si è trasferita con il padre a casa dei nonni dove è iniziata una trasformazione, aiutata da uno psicologo. Giulia ha anche smesso di navigare in Rete e in particolare su Facebook che era una delle sue attività preferite. Ha ripreso solo una settimana fa, pubblicando un'immagine di sé molto più sobria delle altre".