L'allarme dell'associazione dell'agricoltura

Caldo, Coldiretti: "In cinquecentomila al lavoro nei campi, raccolti a rischio"

"È necessario adottare strategie per preservare le produzioni agricole e chi si occupa di esse"

21 Lug 2023 - 13:32
 © -afp

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Il caldo ostacola le operazioni nei campi che vedono occupate quasi mezzo milione di persone. È quanto afferma la Coldiretti, sottolineando che le alte temperature favoriscono la rapida maturazione dei raccolti in campagna che devono essere presi con tempestività per garantire gli approvvigionamenti alimentari alla popolazione. L'associazione dell'agricoltura evidenzia anche che è importante adottare provvedimenti per tutelare le produzioni agricole e chi si occupa di esse. 

L'agroalimentare soccombe al caldo: i dati di Coldiretti

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© Withub

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Non si possono interrompere le attività nei campi

 "In una situazione in cui le produzioni agricole nazionali sono già state impoverite dalle forti ondate di maltempo accompagnate da grandine che hanno provocato milioni di euro di danni, non è possibile sospendere del tutto le lavorazioni come accade in altri settori poiché proprio in questo momento si coltivano le maggioranza delle colture, dalla frutta alla verdura, che se non vengono tempestivamente raccolte sono irrimediabilmente compromesse", evidenzia l'associazione. 

Le strategie per la tutela dei lavoratori e dei prodotti

I modi per preservare la salute degli addetti ai campi e la qualità delle produzioni, che rischiano di andare irrimediabilmente perdute, possono spaziare dall'utilizzo dei dispositivi di protezione allo stop alla raccolta nelle ore più calde fino al lavoro notturno.

I provvedimenti contro il caldo nei campi a livello locale

 Nelle varie località, oltre alle sempre più ricorrenti ordinanze comunali che in presenza di temperature particolarmente elevate dispongono la sospensione delle attività all'aperto, sono stati definite specifici provvedimenti per chi si occupa delle campagne.

In provincia di Verona, è stato stabilito che durante il periodo estivo in caso di "allerta temperature", allo scopo di contenere il rischio del colpo di calore il datore di lavoro potrà prevedere, in deroga al contratto collettivo, una diversa distribuzione dell'orario di lavoro giornaliero anticipando (prima delle ore 6:00) e posticipando (dopo le ore 22:00) l'inizio e il termine della prestazione lavorativa.

"L' accordo ha una valenza temporale limitata al periodo tra maggio e settembre ma riguarda tutti coloro che si occupano delle attività agricole. Sono infatti da ritenere inclusi oltre a chi svolge attività di raccolta di ortaggi e frutta anche ad esempio coloro che si addetti all'allevamento e alla manutenzione del verde.

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