"L'attività privata è più rapida, è stata una scelta non passare attraverso lo Stato", aggiunge a "Mattino Cinque"
Dopo l'intervista al leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, la nuova stagione di "Mattino Cinque" riparte dal giallo di Angela Celentano, la bimba scomparsa all'età di 3 anni sul Monte Faito il 10 agosto 1996, durante una gita di famiglia. Da quel momento tutte le ricerche si sono rivelate vane, ma a distanza di ventisei anni le speranze di ritrovarla si riaccendono grazie a una serie di coincidenze che porterebbero a una ragazza dell'America Latina per un'incredibile somiglianza con le altre figlie di Maria e Catello Celentano, alcuni rapporti stretti con la Campania e un particolare neo sulla schiena.
"Ora vanno fatti tutti gli accertamenti necessari, perché noi di questa ragazza conosciamo tutto e dobbiamo verificare se i dati acquisiti sono utili per giungere a una conclusione - spiega l'avvocato della famiglia Celentano, Luigi Ferrandino, in collegamento a "Mattino Cinque" - Ovviamente il risultato finale è l'acquisizione del liquido biologico per ricavarne il Dna, che con gli strumenti attuali darebbe una risposta quasi assolutamente certa".
Quindi, prosegue: "Abbiamo scelto di fare delle indagini senza passare attraverso le autorità giudiziarie italiana e del Paese interessato perché l'attività privata è più rapida e non necessita di autorizzazioni necessarie alla magistratura". Ferrandino ha concluso spiegando che la famiglia sulla quale si stanno concentrando le indagini non è al corrente di quando sta accadendo per un "motivo di opportunità": "Le notizie che stiamo diffondendo attraverso i mezzi di comunicazione non danno alcun riferimento per l'individuazione di questa ragazza. Le generalità saranno rese note quando avremo una certezza assoluta di essere davanti alla presenza di Angela".