Clamorosa ordinanza di Carlo Sessa, che ha comunicato alle forze dell'ordine locali di "non ritirare più i permessi di guida con tasso alcolemico da 0,8 a 1,5". Nel mirino le decisioni dei giudici
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"E' inutile ritirare la patente a chi guida ubriaco, i giudici la ridanno subito". E' questo in breve sintesi il contenuto dell'ordinanza diramata dal prefetto di Avellino alle forze dell'ordine locali, impegnate nei controlli sulle strade della provincia. La decisione di Carlo Sessa ha fatto discutere, provocando la protesta degli stessi agenti e di diverse associazioni. Il provvedimento riguarda chi verrà sorpreso al volante con un tasso alcolemico da 0,8 a 1,5.
Il Codice della strada è stato di fatto modificato lo scorso 20 luglio. Questa la motivazione del prefetto: "La giurisprudenza di questa provincia, che anche in sede di appello annulla ordinanze di sospensione della patente di guida adottate per violazione dell'art 186 del codice della strada (circolazione in stato di ebrezza alcolica), impone di diramare nuove disposizioni operative per evitare l'oggettiva controversa scrittura della norma comporti pesanti ricadute sulla P.a.".
L'Asaps, Associazione Sostenitori ed Amici della Polizia Stradale, ha pubblicato una nota per commentare la vicenda, criticando il prefetto irpino. "Già siamo di fronte alla demolizione sistematica dell'uso dell'etilometro da parte dei GdP che annullano per umidità nell'aria oltre il 90%, per troppo freddo, per mancata revisione, se la moglie ha una lavanderia per i gas inspirati, per uso del colluttorio, se sei diabetico ecc. Ora ci si mettono pure i prefetti a cambiare d'imperio le leggi e il CdS", ha scritto l'associazione.